Passa ai contenuti principali

ITALIANO A2

GRAMMATICA: IL PASSATO PROSSIMO E IL PASSATO REMOTO INDICATIVO

In italiano abbiamo due tempi verbali che esprimono un'azione compiuta e conclusa nel passato: il passato remoto e il passato prossimo
 
Noi ci concentreremo sul passato prossimo, perché è il tempo verbale più usato nella lingua parlata.
 
Lo si  usa per descrivere  un evento capitato di recente - per esempio,  questa mattina-  ma lo si usa anche per descrivere  quello che è successo ieri, una settimana fa, un mese fa, un anno fa, addirittura (=incluso), MOLTI anni fa. 
 
Il passato prossimo rende il racconto più vicino a noi, più collegato con la realtà presente.

Questa mattina ho fatto la pizza
Ieri mattina (=ayer por la mañana) ho fatto la pizza
La settimana scorsa (=la semana pasada) ho fatto la pizza
Tre settimane fa (=hace tres semanas) ho fatto la pizza
Il mese scorso (=el mes pasado) ho fatto la pizza
L'anno scorso (=el año pasado) ho fatto una pizza buonissima
20 anni fa (=hace 20 años) ho fatto la mia prima pizza 


Invece, il passato remoto è più usato nella lingua scritta (favole, racconti, romanzi, testi storici, giuridici). Rende il discorso lontano  nel tempo e nella sua percezione psicologica: una favola, una novella, un racconto, anche il testo di una canzone, al passato remoto collocano la narrazione in una dimensione epica, lontana dalla realtà di tutti i giorni.

Nel 1946 gli italiani votarono per la Repubblica. 
Nel 1936 scoppiò la guerra civile spagnola. 
I romani dichiararono guerra ai cartaginesi.
Cappuccetto Rosso andò nel bosco dove incontrò il lupo.
Romeo si innamorò di Giulietta.

Per quanto riguarda il parlato, il passato remoto  è abbastanza usato nel Sud Italia (specialmente in Sicilia), meno nel Centro Italia ed è praticamente assente nel Nord Italia.



FORMAZIONE DEL PASSATO PROSSIMO  
 
Il passato prossimo è formato da due elementi:

 l’ausiliare: essere o avere al presente indicativo  + il participio passato del verbo.

Formazione del participio passato:

Il participio passato si forma togliendo al verbo la desinenza dell’infinito (are; ere; ire) e aggiungendo la desinenza del participio passato:

Verbi in -are ⇒ participio passato -ato (cambiare ⇒cambiato)
Verbi in -ere ⇒participio passato -uto (vendere ⇒venduto)
Verbi in -ire ⇒ participio passato -ito (partire ⇒partito)


PASSATO PROSSIMO DEI VERBI:

CANTARE                               VENDERE                    PARTIRE
Soggetto Ausiliare Participio passato Ausiliare Participio passato Ausiliare Participio passato
io
ho cantato ho venduto  sono  partito – a
tu hai cantato hai venduto  sei  partito – a
lui – lei ha cantato ha venduto  è  partito – a
noi abbiamo cantato abbiamo venduto  siamo  partiti – e
voi avete cantato avete venduto  siete  partiti – e
loro hanno cantato hanno venduto  sono  partiti – e



PASSATO PROSSIMO DEI VERBI ESSERE E AVERE
Soggetto Ausiliare Participio passato Ausilaire Participio passato
io sono stato – a ho avuto
tu sei stato – a hai avuto
lui – lei è stato – a ha avuto
noi siamo stati – e abbiamo avuto
voi siete stati – e avete avuto
loro sono stati – e hanno avuto

Come potete osservare, quando si usa   l’ausiliare avere il participio passato NON CAMBIA, invece quando usiamo l'ausiliare essere il participio si comporta come un aggettivo di 4 terminazioni (partita e partite per il femminile; partito e partiti per il maschile).

ESSERE O AVERE?

- L’ausiliare avere si usa con i verbi transitivi, ossia con quei verbi che rispondono alle domande: chi? che cosa?  
Qualche esempio: 
Ho mangiato (che cosa?) una mela. 
Abbiamo incontrato (chi?) Lucia.

- L’ausiliare essere si usa con quasi tutti i verbi intransitivi, ossia con i verbi che non rispondono alla domanda: chi? che cosa? 
 
Per esempio:
- sono uscita presto stamattina. 
-  Io e Laura siamo andate a pranzo fuori. 
-  Mio figlio è restato a casa tutto il fine settimana 

 
E con l’ausiliare essere il participio passato concorda con il genere (maschile-femminile) e il numero (singolare-plurale) del soggetto:

Marta è andata al mare
Luca è andato al mare
Marta e Natalia sono andate al mare
Luca e Alex sono andati al mare.

L’ausiliare essere si usa con:


i verbi di movimento: partire; uscire; entrare; tornare, andare; venire; arrivare; cadere; etc.: sono partito/-a, sono uscito/-a; sono entrato/-a; sono tornato/-a; sono venuto/-a; sono arrivato/-a; sono caduto/-a. 
 
Eccezioni: passeggiare (ho passeggiato); camminare (ho camminato), viaggiare (ho viaggiato), guidare (ho guidato), ballare (ho ballato); nuotare (ho nuotato), volare (ho volato). 

Tutti i verbi riflessivi (senza eccezioni): alzarsi; svegliarsi; lavarsi etc. (mi sono alzato/-a; ti sei svegliato/-a; mi sono lavato/-a) 
 
i verbi di stato: essere; stare; rimanere; restare (sono stato/-a; sono rimasto/-a, sono restato/-a)
 
i verbi di cambiamento: diventare (=hacerse, convertirse); nascere (=nacer); morire; crescere; ingrassare (=engordar); dimagrire (=adelgazar), invecchiare (=envejecer); ringiovanire (=rejuvenecer): (sono diventato/-a; sono nato/-a; sono morto/-a; sono ingrassato/-a; sono dimagrito/-a)  
 
- i verbi impersonali: piacere*; sembrare; accadere (=acontecer), succedere (=suceder), capitare (=pasar); durare (mi è piaciuto/-a, mi sono piaciuti/-e; mi è sembrato/-a, mi sono sembrati/-e; è accaduto/-a; sono accaduti/-e; è successo/-a, sono successi/-e; è capitato/-a, sono capitati/-e; è durato/-a, sono durati/-e).



*Il passato prossimo di 'mi piace' / 'mi piacciono'
 
-  Ti è piaciuto il gelato? 
-  Ti è piaciuta la pizza?
 
 
Con il verbo piacere (=gustar) usiamo l'ausiliare essere, il participio passato deve concordare in numero e genere con il soggetto, che si trova quasi sempre dopo il verbo. 

Esempi: 
 
Mi è piaciuto il gelato ('il gelato' è soggetto maschile singolare, per questo  il participio passato finisce in -o
 
Mi sono piaciuti i gelati ( 'i gelati' è soggetto maschile plurale, per questo il participio passato finisce in -i)
 
Mi è piaciuta la pizza ('la pizza' è soggetto femminile singolare, per questo il paricipio passato finisce in -a)
 
Mi sono piaciute le pizze ('Le pizze' è soggetto femminile plurale, perciò il paricipio finisce in -e).



Quali PRONOMI  mettiamo davanti al verbo 'piacere'? i pronomi INDIRETTI 
 
pronome  indiretto + verbo 'piacere' alla terza persona singolare o plurale
 
mi / a me   piace / piacciono
ti / a te     piace/ piacciono
gli / a lui  piace/ piacciono
le / a lei   piace / piacciono
Le / a Lei  piace /piacciono
ci / a noi  piace / piacciono
vi / a voi  piace / piacciono
gli / a loro  piace / piacciono

Qualche esempio: 
 
Ti piace Barcellona? A me piace di più Parigi.
Ti piacciono di più gli spaghetti con le vongole (=con almejas) o con le cozze (=con mejillones)? a me non piacciono gli spaghetti, preferisco le linguine (=tallarines).
Vi piace imparare italiano? Sí, ci piace moltissimo.

Ora stesso verbo e stessi pronomi al passato prossimo:

mi / a me è piaciuto/-a, sono piaciuti/-e
ti /a te è piaciuto/-a, sono piaciuti/-e
gli /a lui è piaciuto/-a, sono piaciuti/-e
le /a lei è piaciuto/-a, sono piaciuti/-e
Le /a Lei è piaciuto/-a, sono piaciuti/-e
ci /a noi è piaciuto/-a, sono piaciuti/-e
vi /a voi è piaciuto/-a, sono piaciuti/-e
gli /a loro è piaciuto/-a, sono piaciuti/-e

Qualche esempio: 
- Ti è piaciuto il film
+ No, non mi è piaciuto molto

- Vi è piaciuta la mostra di Pasolini? 
+ Sì, ci è piaciuta tantissimo.

- A tuo marito, gli sono piaciute le tagliatelle ch hai preparato domenica scorsa? 
 + Purtroppo (=desgraciadamente) a lui non sono piaciute, ma al resto degli invitati  sì. 

- A te sono piaciute le canzoni che abbiamo cantato a lezione? 
+ Alcune mi sono piaciute, altre no.

- Mi sono piaciuti un sacco  i quadri di questa pittrice!!

-  A me non è piaciuta la pizza che abbiamo mangiato ieri.

COMPITI: 
SCRIVERE 4 FRASI CON IL VERBO PIACERE AL PRESENTE INDICATIVO, POI VOLGERLE AL PASSATO PROSSIMO, COME NELL'ESEMPIO:

- ti piace il film?                     ti è piaciuto il film?
- ti piacciono i funghi?            ti sono piaciuti i funghi?
- ti piace la panna?                  ti è piaciuta la panna?
- mi piacciono le fragole.         Mi sono piaciute le fragole
 
 
 
   Come si forma il passato prossimo di C'È e CI SONO (=hay / está, están):

Frase al presente indicativo:

Oggi a Barcellona c'è uno sciopero (=hay una huelga)

Frase al passato prossimo, il participio passato concorda in genere ed in numero con il soggetto della frase. IN QUESTO CASO, IL SOGGETTO DELLA FRASE È 'UNO SCIPERO'.

Ieri a Barcellona c'è stato uno sciopero

Stessa frase al plurale. Al presente indicativo:
Oggi a  Barcellona ci sono degli scioperi (=hay unas huelgas)
Al passato prossimo:
Ieri a Barcellona ci sono stati degli scioperi.


Adesso, mettiamo invece un soggetto di genere femminile.
Al presente indicativo:
Oggi a Barcellona c'è la maratona.
Al passato prossimo:
Ieri a Barcellona c'è stata la maratona

Al plurale, al presente indicativo:
Domani a Barcellona ci sono delle maratone

Al passato prossimo:
Ieri a Barcellona ci sono state delle maratone.



RIPASSIAMO NUMERI CON LE DATE STORICHE:
- Che cosa è successo nel 1992 (millenovecentonovantadue) a Barcellona? Ci sono state (hubo) le Olimpiadi.
- Che cosa è successo il venti luglio 1969 (millonovecentosessantanove)? L'Apollo 11 È ATTERRATO sulla luna. 
- Che cosa è successo nel 1936 (millenovecentotrentasei)?
È SCOPPIATA la guerra civile in Spagna.
- Che cosa è succeso il 12 ottobre 1492?
Colombo ha scoperto l'America
- Che cosa è successo il 20 luglio 1969 (millenovecentosessantanove)?
Neil Armstrong è il primo astronauta a camminare sulla superfice lunare. 
- Che cosa è successo il 17 marzo 1861 (millenovecentosessantuno)?
È nato ufficliamente il Regno d'Italia


PRONOMI DIRETTI

Usiamo i pronomi diretti con verbi transitivi per sostituire un oggetto diretto (senza preposizione).




Singolare Plurale
1ª persona mi ci
2ª persona ti vi
3ª persona femminile la (La) le
3ª persona maschile lo li

ESEMPI:
Quando fai la spesa? La faccio il sabato mattina
Quando fai le pulizie? le faccio il fine settimana
Quando leggi il giornale? Lo leggo tutti i giorni
Dove metti i libri? Li metto sul tavolo

Pronomi diretti con participio passato:
Dopo i pronomi lo, la, li , le, il participio passato concorda con i pronomi in genere e numero. Esempio:
Hai comprato il giornale? Sì, l'ho comprato ieri
Hai comprato i giornali? No, non li ho ancora comprati
Hai spento la luce? No, non l'ho ancora spenta
Hai spento le luci? Sì, le ho spente
Compiti:
Scrivere 6 frasi con un verbo transitivo, prima al presente indicativo,poi al passato prossimo, come  nell'esempio:
Prendiamo la macchina per andare al cinema?
Sì, la prendiamo
Ieri l'abbiamo presa.
 

L'USO DEI PRONOMI DIRETTI CON IL PASSATO PROSSIMO (E CON TUTTI I VERBI COMPOSTI)


I pronomi diretti di terza persona singolare e plurale (lo-la-li-le) prima di un verbo al passato prossimo seguono alcune regole precise:

1- I pronomi diretti di terza persona singolare maschili e femminili (lo-la) quando si trovano davanti all’ausiliare "avere" perdono la vocale e di conseguenza vengono apostrofati:
- hai guardato il film? Sì, l’ho guardato;
- avete mangiato la torta? No, non l’abbiamo mangiata.

2- I pronomi diretti di terza persona plurale maschili e femminili (li-le) non perdono la vocale davanti all’ausiliare "avere":
- hai visto le ragazze? No, non le ho viste;
- hai cucinato gli spaghetti

3- Il participio passato del passato prossimo concorda nel genere e nel numero con il pronome diretto (e quindi con il nome che il pronome sostituisce):
- hai parcheggiato il motorino? Sì, l’ho parcheggiato.
- avete visto la nuova casa? Sì, l’abbiamo vista;
- hai piegato i vestiti? Sì, li ho piegati;
- hai comprato le scarpe? Sì, le ho comprate.

Ricordiamo che l’accordo del participio passato con l’oggetto è:
obbligatorio: quando appunto è costituito dai pronomi atoni di terza persona lo, la, li, le e con ne: devo comprare una camicia: ne ho viste alcune molto belle;
facoltativo: ma abbastanza diffuso, con i pronomi atoni non di terza persona: Marco ci ha salutati (o ci ha salutato); non vi avevo visti (o non vi avevo visto).




RIPASSIAMO LA PREPOSIZIONE DI + ARTICOLO DETERMINATIVO
la giornata del lavoratore / dei lavoratori
La giornata della lavoratrice  /  delle lavoratrici

SINGOLARE PLURALE
Maschile dell'alunno
Femminile dell'alunna
Degli alunni
delle alunne
M. dello studente
F. della studentessa
Degli studenti
delle studentesse
M. dell'insegnante
F. dell'insegnante
Degli insegnanti
delle insegnanti
M. del professore
F. della professoressa
Dei professori
delle professoresse
M. dell'imprenditore
F. dell'imprenditrice
Degli imprenditori
delle imprenditrici
M. dell'operaio
F. delle operaie
Degli operai
delle operaie
M. del regista
F. della regista
Dei registi
delle registe
M. dello sceneggiatore (=del guionista)
F. della sceneggiatrice
Degli sceneggiatori
delle sceneggiatrici
M. dell'attore
F. dell'attrice
Degli attori
delle attrici
M. dello scrittore
F. della scrittrice
Degli scrittori
delle scrittrici
M. del musicista
F. della musicista
Dei musicisti
delle musiciste
M. del compositore
F. della compositrice
Dei compositori
delle compositrici
M. del dottore
F. della dottoressa
Dei dottori
delle dottoresse
M. dell'infermiere
F. dell'infermiera
Degli infermieri
delle infermiere
M. dello psicologo
F. della psicologa
Degli psicologi
delle psicologhe
M. del calciatore
F. della calciatrice
Dei calciatori
delle calciatrici
M. del ricercatore
F. della ricercatrice
Dei ricercatori
delle ricercatrici
M. dello scienziato
F. della scienziata
Degli scienziati
delle scienziate
M. del panettiere
F. della panettiera
Dei panettieri
delle panettiere
M. del farmacista
F. della farmacista
Dei farmacisti
delle farmaciste
M. del cameriere
F. della cameriera
Dei camerieri
delle cameriere

Osservazioni sulle diverse desinenze dei sostantivi:

- I sostantivi di genere mobile , in cui il femminile e il maschile sono espressi tramite una desinenza
 -tore / - trice  
Maschile: 
lavoratore, sceneggiatore (=guionista), attore, pittore, scultore, diretore
   
 femminile:
 lavoratrice, sceneggiatrice, attrice, pittrice, scultrice, direttrice
 
Fa eccezione dottore, il cui femminile è dottoressa
 
- I sostantivi di genere comune
 
A) Il maschile è uguale al femminile, ma solo al singolare
 il / la farmacista, il / la regista, il / la musicista, il/la turista, lo / la psicoanalista
 
il plurale si forma con desinenze diverse: 
le farmaciste/ i famacisti, le registe / i registi, le musiciste / i musicisti, le psicoanaliste / gli psicoanalisti 
 
B) Il maschile è uguale al femminile, cambia solo l'articolo:  
l'insegnate / gli insegnanti, le insegnanti;  il cantante, la cantante/ i cantanti, le cantanti;  il nipote, la nipote/ i nipoti, le nipoti

- Ci sono alcuni sostantivi che al maschile singolare terminano con -e, mentre al femminile singolare terminano con -a (l'infermiere, l'infermiera; il cameriere, la cameriera).

In questo link,  sostantivi per teminazione, trovate un'utile lista di nomi che terminano con -e



GRAMMATICA: IMPERFETTO

L’indicativo imperfetto indica un’azione passata che ha avuto una certa durata e continuità, oppure un abitudine ripetuta nel passato.
CONIUGAZIONE DELL’INDICATIVO IMPERFETTO
Vediamo prima di tutto come si coniuga, osserva la tabella:
giocare temere sentire
io giocavo io temevo io sentivo
tu giocavi tu temevi tu sentivi
lui-lei giocava lui-lei temeva lui-lei sentiva
noi giocavamo noi temevamo noi sentivamo
voi giocavate voi temevate voi sentivate
loro giocavano loro temevano loro sentivano

L’imperfetto dei verbi essere e avere:
essere avere
io ero io avevo
tu eri tu avevi
lui-lei era lui-lei aveva
noi eravamo noi avevamo
voi eravate voi avevate
loro erano loro avevano
 Ora osserva la tabella con la coniugazione dell’indicativo imperfetto dei verbi modali:
potere dovere volere
io potevo io dovevo io volevo
tu potevi tu dovevi tu volevi
lui-lei poteva lui-lei doveva lui-lei voleva
noi potevamo noi dovevamo noi volevamo
voi potevate voi dovevate voi volevate
loro potevano loro dovevano loro volevano
e tre verbi irregolari:
fare: facevo, facevi, faceva,facevamo, facevate, facevano
dire: dicevo, dicevi, diceva,dicevamo, dicevate, dicevano
bere: bevevo, bevevi, beveva, bevevamo, bevevate, bevevano.

USO DELL’IMPERFETTO
Il tempo imperfetto si usa per:
⇒ esprimere, raccontare un’azione che si ripeteva abitualmente nel passato: l’anno scorso andavo in piscina tre volte alla settimana.
descrivere condizioni o stati (atmosferici, fisici, emotivi) e raccontare situazioni nel passato: la giornata era bella, splendeva il sole, ma faceva freddo; quando ero piccola avevo lunghi capelli biondi.
esprimere nel passato azioni in svolgimento, interrotte da altre espresse al passato prossimo: leggevo un libro, quando è arrivata Maria; mentre venivo a scuola, ho incontrato tuo fratello.
Dunque:
• mentre venivo a scuola: si usa il tempo imperfetto per indicare un’azione continuata nel tempo.
ho incontrato tuo fratello: usiamo il tempo passato prossimo in quanto l’azione di "incontrare" interrompe l’azione di "venire a scuola".
Per cui per esprimere azioni in svolgimento nel passato interrotte da un’altra azione si usa:
verbo all’imperfetto, quando + verbo al passato prossimo:
camminavo per strada, quando è cominciato a piovere.
oppure
mentre + verbo all’imperfetto, verbo al passato prossimo:
mentre guardavamo il film, è arrivato Marco.
⇒esprimere contemporaneità nel passato. Per esprimere due azioni che avvengono nello stesso momento nel passato usiamo:
mentre + verbo all’imperfetto, verbo all’imperfetto:
mentre Lucia studiava, Alex guardava la TV.
ALTRI USI DELL’IMPERFETTO
A volte, soprattutto in contesti informali, l’imperfetto è usato non per determinare l’azione come passata, ma per sottolineare una particolare sfumatura modale.
imperfetto attenuativo: è molto frequente nella lingua parlata, si usa prevalentemente con i verbi volere, desiderare, preferire e serve per rendere più cortese una richiesta. Per esempio: "buongiorno, volevo una bottiglia d’acqua naturale". In questo caso il valore temporale dell’imperfetto è annullato, ma uso l’imperfetto per rendere più cortese una richiesta che formulata con l’indicativo potrebbe sembrare troppo brusca.
imperfetto ipotetico: nella lingua parlata informale sostituisce il condizionale passato per esprimere una condizione irreale o un’eventualità che avrebbe potuto verificarsi nel passato: era meglio se venivi ieri sera (sarebbe stato meglio se fossi venuto ieri sera).
Per compiti: 
Prova a descrivere la tua infanzia o un periodo della tua vita passata: com’eri fisicamente? Quali erano le tue abitudini?

 Qui un video didattico per ripassare questo modo verbale. E qui un altro video su come e quando si usano insieme l'imperfetto e il passato prossimo.  
Qui trovate degli  esercizi da fare.


lessico: IL BAR
Oggi abbiamo parlato del 'bar', il posto dove gli italiani si incontrano per prendere un caffè e fare due chiacchiere. In questo link, http://www.scudit.net/mdcompagnia.htm, trovate un interessante articolo su questo tema. 

Abbiamo ascoltato la canzone 'quattro amici' di Gino Paoli, un cantautore, musicista, riconosciuto come uno dei più grandi rappresentanti della canzone d'autore italiano, a partire dagli anni sessanta. 'Quattro amici' percorre l'intera vita dell'autore attraverso l'amicizia. Dalla gioventù in cui l'impegno e la passione politica sono protagonisti, alla maturità in cui il lavoro e l'amore hanno la meglio, fino alla vecchiaia, fase contraddistinta dalla fiducia nella capacità di cambiamento delle nuove generazioni.



Eravamo quattro amici al bar
 che volevano cambiare il mondo
 destinati a qualche cosa in più
 che a una donna ed un impiego in banca
 si parlava con profondità di anarchia e di libertà
 tra un bicchier di coca ed un caffè
 tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi farò.

 Eravamo tre amici al bar
uno si è impiegato in una banca
si può fare molto pure in tre
mentre gli altri se ne stanno a casa
 si parlava in tutta onestà
di individui e solidarietà
tra un bicchier di vino ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché
e proponevi i tuoi però.

Eravamo due amici al bar
 uno è andato con la donna al mare
i più forti però siamo noi
 qui non serve mica essere in tanti
si parlava con tenacità
di speranze e possibilità
 tra un bicchier di whisky ed un caffè
 tiravi fuori i tuoi perché
 e proponevi i tuoi sarò.

Son rimasto io da solo al bar
gli altri sono tutti quanti a casa
 e quest'oggi verso le tre
son venuti quattro ragazzini
 son seduti lì vicino a me
con davanti due coche e due caffè
 li sentivo chiacchierare
han deciso di cambiare
 tutto questo mondo che non va.

 Sono qui con quattro amici al bar
che hanno voglia di cambiare il mondo.
E poi ci troveremo come le star a bere dell'Whisky al Roxy Bar o forse non c'incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai.


Lessico: cosa prendere al bar
 
Gli stuzzichini (aperitivos): le patatine (patatas chips) / le olive / le noccioline (cacahuetes) / i lupini (altramuces) / i carciofini (alcachofitas) / i grissini (vedi foto)



Da mangiare:
il panino (bocadillo) / il tramezzino (sandwich) con funghi e maionese, con tonno e pomodoro (con atún y tomate), con carciofini, capperi, maionese e tonno (alcachofitas, alcaparras, mayonesa y atún) / il cornetto (croassaint) / la pizzetta (pizza pequeña de forma circular) / la pizza al taglio (piazza al corte) / la piadina con prosciutto crudo/cotto, mozzarella e rucola (vedi foto sotto):

 PIADINA

Da bere:
Tipi di caffè: l'espresso / il ristretto / caffè lungo / caffè doppio / decaffeinato / caffè americano / il macchiato (café con una gota de leche) / il caffè corretto (carajillo) / il cappuccino.

 

Bibite analcoliche:  
acqua minerale liscia e gassata / succo di frutta (di pesca, albicocca, pera, pompelmo, ananas, mela) / la spremuta d'arancia / la cioccolata calda / il tè / la camomilla / le tisane (camomilla, menta, tiglio, finocchio).

Bibite alcoliche: il vino rosso, rosato e bianco / la birra bionda, rossa e nera / il prosecco / lo spumante (cava) / il liquore / la grappa


ESERCIZIO: Al bar – in coppia fate il dialogo e cambiate le parole in neretto per quelle sotto:

Cameriere: - Buongiorno, mi dica.
Cliente: - Senta, io vorrei una birra.
Cameriere: - In bottiglia o alla spina?
Cliente: - Alla spina.
Cameriere: Vuole qualcosa da mangiare? (¿quiere algo de comer?)
Cliente: Sì, può portarmi (puede traerme) una piadina con prosciutto?
Cameriere: Certamente, con o senza formaggio?
Cliente: senza
Cameriere: qualcos'altro? (algo más)
Cliente: No, grazie, nient'altro (nada más)

un cornetto: con la crema / con la marmellata
un tè: al latte / al limone
un panino: con il prosciutto / con il salame
un bicchiere di latte: caldo o freddo
un gelato: con / senza panna
un’acqua: naturale / gassata
una fanta: in lattina o in bottiglia
una coca cola: con / senza ghiaccio
un tramezzino:. Con / senza maionese
una birra: piccola (250 ml) /media (500 ml) / grande (1 litro)

Grammatica: i pronomi indiretti (clicca sopra)
 Alcuni esercizi da fare sui pronomi (clicca sopra)

Pronomi Personali
Soggetto
Pronomi diretti
(rispondono alle domande CHI, CHE COSA)
Pronomi indiretti
(rispondono alle domande A CHI, A CHE COSA)
Pronomi riflessivi (quando l'azione si riflette sul soggetto)
io
tu
lei (ella)
lui (él)
Lei (usted)
noi
voi
loro
mi
ti
la
lo
La
ci
vi
le (=las)
li (=los)
mi (a me)
ti (a te)
le (a lei)
gli (a lui)
Le (a Lei)
ci (a noi)
vi (a voi)
gli (a loro)
mi
ti
si
si
si
ci
vi
si
 



Lessico: i colori
         
 Indosso una camicia gialla e dei pantaloni verdi

I colori indicano una qualità di un oggetto. Per questo, come ogni aggettivo qualificativo, in italiano concordano in genere e numero con il nome al quale si riferiscono:
un cappotto nero
un abrigo nero
due cappotti neri
dos abrigos neros
una gonna rossa
una falda roja
due gonne rosse
dos faldas rojas
La maggior parte dei colori sono aggettivi in -o (a 4 uscite: bianco, nero, rosso, giallo, grigio, azzurro), alcuni sono in -e (quindi a due sole uscite, una per il singolare ed una per il plurale: verde,marrone, arancione, celeste, turchese), ed altri ancora rimangono invariati nel genere e nel numero (rosa, viola, blu, lilla, beige, bordeaux).

Esempio:
Lucia porta / ha dei pantaloni blu  a vita bassa

                          dei calzini a righe rosse
                          dei jeans lilla
                          dei guanti bianchi
                          degli occhiali da vista con montatura gialla
                          degli zoccoli verdi
                          degli stivali neri


Lessico: l'abbigliamento ed i vestiti.
Come siamo abbigliati? Che cosa indossiamo? (=cómo vestimos?)
Conoscere il vocabolario dell'abbigliamento è molto importante: esso fa parte della conversazione di tutti i giorni ed è utilissimo per andare a fare shopping nei negozi italiani.

Puoi essere vestito elegante, sportivo o casual, ma dalla mattina quando ti vesti e ti metti le scarpe, alla sera quando ti spogli e ti togli le scarpe, sei sempre circondato da vestiti!







Lessico: l'abbigliamento ed i vestiti.
Come siamo abbigliati? Che cosa indossiamo? (=cómo vestimos?)
Conoscere il vocabolario dell'abbigliamento è molto importante: esso fa parte della conversazione di tutti i giorni ed è utilissimo per andare a fare shopping nei negozi italiani.

Puoi essere vestito elegante, sportivo o casual, ma dalla mattina quando ti vesti e ti metti le scarpe, alla sera quando ti spogli e ti togli le scarpe, sei sempre circondato da vestiti!



        

Abbigliamento  
Vestuario


Capo / Vestito /Indumento
Prenda

Negozio
Negocio

Taglia
Talla

Abito da sera
Traje

Camicia
Camisa

Camicia di seta
Camisa de seda

Canottiera
Camiseta

Canottiera di cotone
Camiseta de algodón

Cappotto
Abrigo

Giacca in pelle
Chaqueta de cuero

Giacca a vento
Chaqueta rompeviento


Gonna
Falda

Jeans
Pantalón vaquero

Maglietta
Camiseta

Maglietta a strisce/righe
Camiseta a rayas

Maglione
Pullover / Jersey

Maglione di lana
Pullover de lana

Mutande
Braga / Bombacha

Pantaloni
Pantalones

Pantaloni a quadri
Pantalones a cuadros

Pantaloni in lino
Pantalones de lino

Tuta sportiva
Chandal





Italiano
Español

Scarpe
Zapatos

Accessori
Accesorios

Scarpe sportive
Bambas

Sandali
Sandalias

Stivali
Botas

Ciabatte
Zapatillas

Cappello
Sombrero

Borsa
Bolso

Cravatta
Corbata

Zaino
Mochila

Sciarpa
Bufanda

Occhiali
Gafas 

Calze
Medias

Collant
Medias / Pantys

Guanti
Guantes

Scialle
Chal

Cintura
Cinturón 




LESSICO: AL MERCATO


Fruttivendolo: Buongiorno signora, che cosa Le posso dare?


Signora: Vorrei un chilo di pomodori (tomates), due chili di patate e dell'insalata.


Fruttivendolo: Non vuole delle melanzane (berenjenas)? Sono belle fresche


Signora: Quanto costano? Non c'è il prezzo.


Fruttivendolo: 3 euro al chilo


Signora: un po' care, ma ne prendo due. Alessandra, guarda che bella frutta. Che preferisci?


Alessandra: mi piacciono molto le pesche e le albicocche (me gustan mucho los melocotones y los albaricoques)


Signora: Sono buone le albicocche? Sembrano un po' troppo mature (parecen demadiado maduras)


Fruttivendolo: Nooo, sono ottime signora, vengono dalla Calabria e sono dolcissime. Ne vuole assaggiare una (quiere probar uno)?


Signora: No, no, Le credo. Ne prendo un chilo e vorrei anche delle fragole (unas fresas), due cestini (dos cestitos).


Fruttivendolo: Desidera altro?


Signora: No, grazie. Quant'è?


Fruttivendolo: 9 euro e 70 centesimi.


Signora: Mi dà una borsa per favore?


Fruttivendolo: Certo, eccola (claro, aquí la tiene). Grazie e arrivederci.


Signora: Arrivederci.

Signora: Bene, abbiamo frutta e verdura ma devo ancora andare dal macellaio (al carnicero) a comprare della carne: ti va (te apetece) di andare in panetteria a prendere un po' di pane, Alessandra?


Alessandra: Volentieri (con mucho gusto). Prendo anche della pizza?


Signora: Sì e la focaccia per Stefano, gli piace così tanto.


Alessandra: Va bene, a più tardi (Muy bien, hasta luego)


Signora: Grazie dell'aiuto, ciao.

L'ARTICOLO PARTITIVO:
El artículo partitivo italiano expresa que algo que mencionamos es la parte del todo. No hay correspondencia en español; una possible traducción sería "algo de", "unos, unas". El partitivo está compuesto por el artículo determinado, contraído a la preposición di:
Singolare                 Plurale
Maschile 
del                                  dei
dello                               degli
dell'                                degli
Femminile  
della                                delle
dell'                                 delle

Vorrei dello zucchero (quería -algo de- azúcar)
Vorrei delle melanzane (quería -unas- berenjenas).
Vorrei dell'insalata

Scrivi una lista della spesa (lista de la compra) con l'articolo partitivo corrispondente:
Devo comprare:
della carne                             .................pomodori
.......... carote                          .................spinaci
........... pane                           ................ lenticchie
....... prosciutto                       ................ carciofi
...........birra                            ................peperoni
........... biscotti                        ..................sale
..............fragole                      ...................carne macinata.
................zucchine                  ...................vino
............ mele                           .........mortadella
............. pollo                         ................... formaggio .

Esercizio: che cosa c'è nel tuo frigorifero?
C'è
Ci sono
Del latte Dei formaggi





















NE
Se refiere a la cantidad determinada de una cosa mencionada, o a personas o cosas mencionadas. No tiene equivalente en español (como ayuda, se puede traducir por la expresión "de ello, de ellos/ de ella, de ellas), pero sì en catalán (el pronom feble EN):
Le albicocche sono dolci. Ne prendo un chilo (me llevo un kilo – de ellos- / me n'emporto un kil).
Mi piaccino le mele. Me ne mangio due al giorno (Me gustan las manzanas. Me como -de ellas- dos al día / me'n menjo dues al día).
Quanti libri leggi al mese? Ne leggo due. (¿Cuántos libro lees al mes? Leo -de ellos- dos / en llegeixo dos).

Esercizio: rispondi alle domande
1-Quanti libri leggi al mese?
2- Quante sigarette fumi al giorno?
3- Quanti caffè bevi al giorno?
4- Quanti viaggi fai all'anno?
5- Quante birre bevi al giorno?
6- Quanti film vedi alla settimana?
7- Quante e-mail scrivi al giorno?
8- Quante lingue parli?
9- Quanti zii hai e quanti cugini?
10- Quanta carne mangi durante la settimana?

Il verbo PIACERE:
Como en castellano, el verbo piacere se utiliza con el pronombre personal indirecto:
- Pronombre indirecto + piace + nombre singular
Mi piace il gelato
Ti piace questa piazza
Gli piace la pasta (le gusta la pasta: pronombre masculino)
Le piace la pasta (le gusta la pasta: pronombre femenino)

- Pronombre indirecto + piacciono + nombre plural
Mi piacciono le tagliatelle (me gustan los tallarines)
Ci piacciono i gelati italiani (nos gustan los helados italianos)

- Pronombre indirecto + piace + infinitvo:
Vi piace cantare? (¿os gusta cantar?)

Completa con mi piace / mi piacciono:
1-.......  ......................... molto i fiori.
2- Non ..... ........................... il calcio.
3- .....   .............................. nuotare in piscina.
4- .... ........................... la frutta secca.
5- ..... ........................ le lingue straniere.
6- ..... ........................ viaggiare.
7- ......  ......................... i film di Nanni Moretti.


Pronomi personali atoni COMPLEMENTO INDIRETTO: 
 
mi (me) mi piace la frutta
ti (te) ti piacciono i film di Visconti?
gli (le masculino) a Mario, gli piace molto fare sport.
le (le feminino) a Luisa, le piacciono le fragole
Le (le formal) Che cosa Le piace, signora Attanasio?
ci (nos) ci piace leggere il giornale.
vi (os) vi piace parlare italiano?
gli (les) gli piacciono le banane.

Completa con i pronomi personali indiretti:
1- Quando scrivi a Paolo?
............. scrivo stasera.
2- Ti piace la musica classica?
Sì, ......... piace molto.
3- Signor Marchi, che cosa prende?
...... porti un tè.
4- Hai già scritto a Luisa?
No, ............. scrivo domani.
5- Vi piacciono i ceci?

6- Hai dato i libri a Giorgio?
Sì, ......... ho dato i libri e anche i dischi

LESSICO: 
Espressioni di quantità e contenitori di alimenti
un chilo di melanzane
un etto di prosciutto (100 gramos de jamón)
mezzo chilo di fragole
una dozzina di uova (una dozena de huovos)
un pizzico di sale (una pizca de sal)
un pacco di penne (un paqueste de macarrones)
un vasetto di marmellata ( un bote de marmelada)
un litro di vino bianco
mezzo litro di latte
una bottiglia di olio extra vergine
una lattina di birra (una lata de cerveza)
una scatoletta di tonno (una lata de atún)
un barattolo di pomodoro (una lata de tomate).

Ecco!
En italiano se usa mucho la expresión ecco. Es difícil traducirla (por ejemplo con las palabras aquí, ahí, etc.); más recomandable es fijarse en cómo la usan los italianos.
Ecco se usa para mostrar algo o para darle énfasisi a una idea.
- Ecco il tuo biglietto! (aquí tiene tu entrada)
- Ecco Mario! (¡Ahí está Mario!)
- Tutto è andato bene, ma ecco che lui ha sempre da protestare! (Todo ha ido bien, pero él simpre tiene que protestar).

Eccolo!
Los pronombres presonales directos se pueden contraer a la palabra ecco:
Ecco il duomo! Eccolo!
Eccola la galleria! Eccola!
Ecco i giardini! Eccoli!
Ecco le ragazze! Eccole!

Más expresiones frecuentes:
Eccomi! ( ¡aquí estoy!)
Eccoti! (¡aquí estás!)
Eccoci! (¡aquí estamos!)
Eccovi! (¡aquí estáis!)
EccoLe il resto! (¡aquí tiene usted el resto!)

Esercizi:
1- Hai visto la mia borsa?
Sì, …....................
2- Dove sono i miei figli?
..................
3- Ha una penna, per favore?
............................
4- Dove sono le valigie?
............................
5- Scusi, sa dov'è il duomo?
Certo: …........................!
6- Scusi, un bar?
..................., lì davanti!
7- Marco, Marcoooo, dove sei?
.......................... mamma!






GRAMMATICA: GLI INDEFINITI

AGGETTIVI INVARIBILI E CHE SI USANO solo AL SINGOLARE:

- QUALCHE (=algún, alguna)
Qualche domenica vado a pescare
Vado al teatro qualche volta.
Qualche italiano parla anche dialetto

- OGNI (=cada) invariabile e si usa solo nella forma singolare
Faccio sport ogni giorno.
Vado dalla parrucchiera ogni settimana
Ogni estate parto per Roma.

- QUALSIASI/ QUALUNQUE (=cualquier/-era)
Vado in palestra qualsiasi/qualunque giorno della settimana.
In qualunque/qualsiasi situazione mi sento a mio agio.



PRONOMI CHE SI USANO SOLO NELLA FORMA SINGOLARE:

-QUALCOSA (=algo)
Vado a comprare qualcosa da mangiare e da bere.
Ho preso qualcosa per te nel supermercato.
Nota grammaticale: quando qualcosa è seguito da un infinito si usa la preposizione da prima del verbo.

- CHIUNQUE (=cualquiera)
- Chiunque può aprezzare un quadro di Leonardo.

Nelle frasi subordinate chiunque regge un congiuntivo:
- Può lasciare il suo nominativo chiunque abbia del tempo libero.
- Dovrà portare giacca e cravatta chiunque venga alla festa.

- OGNUNO / OGNUNA (=cada uno /cada una)
Ognuno/ognuna debe fare quello che ritiene più giusto.

-QUALCUNO / QUALCUNA (=alguien)
Quest notte qualcuno /qualcuna è entrato in casa mia.

- UNO / UNA
- In metro ho incontrato uno/una che parlava da solo/-a

- NIENTE / NULLA (=nada)
Non c'è nulla/niente da mangiare in frigo (stessa regola di qualcosa: niente + da + infinito: non ho niente da fare oggi, in tv non c'è niente da vedere).
Non mi importa nulla/ niente


AGGETTIVI E PRONOMI INDEFINITI
Singolare
Plurale
ALCUN / ALCUNO / ALCUNA (=ningún/una): è usato solo nella frasi negative o dopo senza con il significato di 'ningún/-una'.
-Non ho alcuna voglia di studiare (=no tengo ninguna gana de estudiar).
-L'ho ascoltato senza alcuna attenzione.
ALCUNI /ALCUNE (=algunos/-as, unos/-as)
alcuni giorni
alcune volte
alcune ore
alcune persone
TUTTO / TUTTA (=todo, toda)
Tutto il giorno
tutta la settimana
tutta l'ora
tutto l'anno
TUTTI / TUTTE (todos, todas)
Tutti i giorni
tutte le settimane
tutte le ore
tutti gli anni
ALTRO / ALTRA (=otro, otra)
L'altro giorno
l'altra volta
l'altra estate
ALTRI / ALTRE (=otros, otras)
gli altri giorni
le altre volte
le altre estati
POCO / POCA (poco, -ca)
poco tempo
poca voglia
poca libertà
poca pasta
POCHI / POCHE (pocos, -as)
pochi soldi
poche amiche
poche mele
pochi amici
MOLTO / MOLTA
TANTO / TANTA
PARECCHIO / PARECCHIA
fa molto caldo/tanto caldo/parecchio caldo
c'è molta nebbia/tanta nebbia/parecchia nebbia
c'è molto rumore/tanto rumore/parecchio rumore
MOLTI / MOLTE
TANTI / TANTE
PARECCHI / PARECCHIE
ci sono molte persone/ tante persone/ parecchie persone
ci sono molti turisti/ tanti turisti/ parecchi turisti


TROPPO / TROPPA (=demasiado/-a)
ho troppa fame
c'è troppo sale nella carne
c'è troppo latte nel mio caffè
TROPPI /TROPPE (=demasiados/-as)
ci sono troppi turisti
ho troppe idee per la testa
troppe preoccupazioni in questo periodo


NESSUN / NESSUNO / NESSUNA (=ningún/una)
- non ho nessun problema
- non conosco nessuno psicologo
- Nessuno studente ha partecipato allo sciopero.
- Non ho preso nessuna medicina.
Nota grammaticale: nessuno quando predecede il sostantivo segue le forme dell'articolo indeterminativo.
Come in spagnolo, nessuno dopo il verbo vuole la negazione, prima del verbo no:
- Nessuno mi ama
- Non mi ama nessuno.
CIASCUN/ CIASCUNO /CIASCUNA (=cada)
- ho parlato con ciascun ragazzo
- ho dato gli appunti a ciascuno studente
- ciascuna persona decide liberamente
Nota grammaticale: come nessuno, ciascuno quando precede il sostantivo segue la forma dell'articolo indeterminativo.












Dialogo: al bar

-Ciao Cristina
+Ciao Paolo, quanto tempo!!!
- Ti piace questo ristorante o andiamo in un altro?
+No, questo è perfetto!!
- Che dici dove ci sediamo (=nos sentamos)/ ci mettiamo (=nos ponemos)?
- In quel tavolo vicino alla (=cerca de) finestra?
+Ok
- Che cosa prendi...oggi offro io (=hoy invito yo)!!
+Ah, bene....io ho abbastanza fame (=tengo bastante hambre)...prenderò qualcosa da bere e anche da mangiare (=algo de beber y comer).
- Anch'io, mhhh, vediamo un po' cosa c'hanno di buono
Cameriere: Ditemi, che prendete?
+Io vorrei (=quisiera) una birra  piccola alla spina (=una caña) con un panino di prosciutto cotto e formaggio
Cameriere: Birra bionda, rossa, nera?
+Bionda, grazie
Cameriere: e per Lei?
- Io invece (=en cambio) vorrei un bicchiere di coca cola senza ghiaccio (sin hielo) e una pizza 4 stagioni. 
Cameriere: volete qualcosa da stuzzicare (=algo para picar)? Patatine, olive, formaggio...
+ Sì, grazie, un po' di patatine e olive
Dopo un'ora...
- Cameriere, il conto (=la cuenta) per favore....quanto Le devo?
Cameriere: Paga tutto insieme (=le cobro todo)?
- Sì..
Cameriere: allora sono 22 euro
- Posso pagare con la carta di credito?
Cameriere: mi dispiace, in contanti
- Ok, allora ecco  (=aquí tiene) a Lei. 
Cameriere: grazie e arrivederci
-+ Arrivederci


GRAMMATICA: Alcune espressioni di luogo
vicino a (= cerca de) ↔  lontano da (= lejos de)
dietro a (=detrás de) ↔ Davanti a (=delante de) / di fronte a (=en frente de)
Sotto (=debajo de) ↔ Sopra (=sobre) / su+articolo determinativo (=encima de) 








GRAMMATICA: il verbo STARE
Il verbo stare lo usiamo per: 
- chiedere (pedir) come sta una persona: 
 come stai? Bene grazie e tu? 

- per fare il presente progressivo: stare+gerundio
  Che cosa stai facendo? 
  Sto ascoltano la radio.

- per descrivere un'azione che succede in un futuro molto vicino: stare per + infinito (estar a punto de+infinitivo)
  Prendo l'ombrello (el paragua). Sta per piovere (está a punto de llover).

In classe abbiamo fatto questo esercizio orale: fissare un appuntamento (fijar una cita) per telefono.

-Pronto?
+Ciao Monica, sono Lucia, come stai?
- Bene e tu?
+ Benissimo. Ti disturbo? (te molesto)
- No, no, dimmi (dime)
+Ma dove sei?
- Sono in Piazza di Spagna, per questo c'è tanto rumore (por eso hay tanto ruido)
+ E che cosa stai facendo (estás haciendo)?
- Sto per entrare (estoy a punto de entrar) in un ristorante, vado a mangiare con Paolo. E tu dove sei?
+ Io sono in centro, sto facendo una passeggiata con il mio cane. Senti (escucha) ti chiamavo (te llamaba) per fissare un appuntamento. Che ne pensi (qué te parece)?
- Ah, perfetto, è da tanto che non ci vediamo (hace mucho que no nos vemos). Dimmi, quando ci vediamo?
+ Possiamo incontrarci (podemos quedar) questo venerdì sera, possiamo andare al cinema insieme (juntas) e dopo andare a cena.
- Che peccato! (qué lastima) questo venerdì sera esco (salgo) con un collega di lavoro...che dici se ci vediamo sabato sera e facciamo un aperitivo in centro.
+ Mi dispiace (lo siento) ma sabato sera sono impegnata (estoy ocupada). E domenica pomeriggio, sei libera? Possiamo prendere un caffè, che ne pensi?
- Sì, buona idea!! Dove ci vediamo (dónde nos vemos)?
+Ci vediamo alle quattro alla fermata (parada) della Barceloneta, così dopo possiamo fare una bella passeggiata per il lungo mare (por el paseo maritimo).
-Perfetto!! Allora ci vediamo domenica
+Ok, buon pranzo e salutami Paolo(dale saludos de mi parte a Paolo).
- Va bene, a presto (hasta pronto), ciao
+ Ciao.



Lessico: le verdure e la frutta
  CARNE: 
di pollo, di coniglio (=conejo), di tacchino (=pavo), di agnello (=cordero), di vitello (=ternera), di maiale (=cerdo), di papera (=de pato).

 In classe abbiamo chiesto (=hemos pedido) alla nostra compagna/al nostro compagno che alimenti preferisce mangiare:

-Preferisci la carne di pollo o la carne di tacchino?
  Io preferisco la carne di pollo. La carne di tacchino non mi piace.
- Preferisci la mela o la pera?
  Mi piacciono tutte e due (=me gustan las dos).
- Preferisci i ceci (=los garbanzos) o le lenticchie (=las lentejas)?
  Preferisco i ceci alle (=a las) lenticchie.
- Preferisci gli spinaci (=las espinacas) o le bietole (=las acelgas)?
  Non mi piace nessuna delle due (=no me gusta ninguna de las dos).
- Preferisci il pomodoro o le carote?
   Preferisco le carote al pomodoro. 
Compiti: esercizi sul presente indicativo 7 e 9.Scrivere una breve descrizione di un personaggio famoso.






Alcuni aggettivi visti a lezione:


Aggettivo Contrario
Basso/a (=bajo)Alto/a
Magro/a (=delgado)Grasso/a (=gordo)
Biondo/a (=rubio)Bruno/a (=moreno) / castano/a (=castaño)
Organizzato/aDisorganizzato/a
Ordinato/aDisordinato/a
Introverso/a (=intorvertido)Estroverso/a (=extrovertido)
ForteDebole
Attivo, dinamicoPigro (=perezoso)
Pulito/a (=limpio)Sporco/a (=sucio)
Sincero/aBugiardo/a (=mentiroso)
Buono/aCattivo/a (=malo)
Bello/aBrutto/a (=feo)
Gentile, educato/aBruto/a, maleducato/a
interessanteNoioso/a (=aburrido)
GiovaneVecchio/a, anziano/a
Tranquillo/aNervoso/a
ResponsabileMenefreghista (=pasota)
Ruffiano (=un pelota)

Ingenuo/a, fesso (=tonto)Furbo/a (=listo y listillo)


Commenti

  1. Ciao Lucia. Giovedi non poteva andare a scuola perché ho avuto sessioni di “evaluaciones” nella scuola superiore. Era l'ultimo giorno, vero? habbiamo compiti dopo la Pasqua? avete una buona vacanza per Pascua.
    Sira

    RispondiElimina
  2. Ciao Lucia, non posso andare a lezione, perché sono caduto e ho la rotula rotta.
    Ho poca mobilità e vivo lontano.
    Grazie mille per le vostre lezioni. Mi piace un molto.

    Teresa Balsalobre

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

AGGETTIVI QUALIFICATIVI

Ecco una lista di aggettivi qualificativi ( in giallo il contrario dell'aggettivo precedente), alcuni dei quali  già conoscete. Non ho volutamente messo la traduzione, che -spero-  farete voi, magari durante le lunghe vacanze che ci attendono. In questo link trovate il dizionario italiano-spagnolo:  http://www.grandidizionari.it/dizionario_italiano-spagnolo.aspx?idD=4 In quest'altro trovate un dizionario dei sinonimi e dei contrari: http://www.sinonimi-contrari.it/ Buon lavoro!! Maschile singolare Maschile plurale Femminile singolare Femminile plurale Spagnolo/ Catalano Attivo Attivi Attiva Attive Pigro Pigri Pigra Pigre Affascinante Affascinanti Affascinante Affascinanti Orribile Orribili Orribile Orribili Allegro Allegri Allegra Allegre Triste Tristi Triste

DESCRIVERE FISICAMENTE UNA PERSONA

La faccia o il viso (=la cara) può essere: - tonda (=redonda), pallida , rosea (=rolliza), con lentiggini (=con pecas),  lentigginosa (=pecosa) , bella (=guapa), brutta (=fea), allegra (=jovial) , invecchiata (=envejecida), ringiovanita (=rejuvenecida) , faccia rifatta (=cara operada). Può avere:  - uno sguardo profondo (=una mirada profunda) e un bel sorriso (=una hermosa sonrisa); le guance arrossiscono (=las mejillas enrojecen) e gli occhi , oltre a vedere e a guardare, ridono e piangono (=los ojos, además de ver y mirar, rien y lloran) - La statura. In base a quest’ultima una persona può essere : • bassa , alta o di media statura . - In base al peso del corpo una persona può essere: • grassa (=gorda) , magra (=delgada), snella (=esbelta) o normale . - La corporatura (=la constitución) può essere: - ben fatta, diritta, curva, esile /gracile (=canijo), grande, grossa (=corpulenta), grassa (=gorda) , magra (=delgada), piccola, regolar

I COLORI

I colori indicano una qualità di un oggetto . Per questo motivo, come ogni aggettivo qualificativo , in italiano concordano in genere e numero con il nome al quale si riferiscono:  indosso una camicia gialla e dei pantaloni verdi (=llevo una camisa amarilla y pantolone verdes) un cappotto nero un abrigo nero due cappotti neri dos abrigos neros una gonna rossa una falda roja due gonne rosse dos faldas rojas La maggior parte dei colori posso essere classificati come: - aggettivi in -o (a 4 uscite). Es: bianc a /bianch e (femminile singolare/plurale) bianc o/ bianch i (maschile singolare/ plurale) - aggettivi in -e (a 2 uscite, una per il singolare ed una per il plurale): es: verde / verdi (femminile e maschile) - aggettivi invariabili nel genere e nel numero: es: Blu COLORI IN -O Bianco/bianchi   bianca/bianche blanco Nero/neri      nera / nere negro Rosso/rossi    rossa/rosse rojo Giallo/gialli