Salve
(saluto formale)
Ciao (saluto informale)
Ciao (saluto informale)
Mi chiamo Lucia Patarca, sono italiana, sono di Recanati, nelle (=en las) Marche.
QUESTA È RECANATI, LA MIA CITTÀ
E QUESTO È UN VIDEO, SEMPRE DELLA MIA CITTÀ
Salve...mi
presento:
Mi
chiamo Lucia
Patarca, sono
italiana, di
Recanati, nelle
Marche
(=en las Marcas).
Abito a
Barcellona, nel quartiere (=en
el barrio) di
Poblenou. Sono
insegnante d’italiano e di cucina italiana. Ho
(tengo) 44
(quarantaquattro) anni e ho
una figlia di 9
(nove)
anni. Mi piace molto
(=me gusta mucho) nuotare
(=nadar), cucinare
(=cocinar), vedere
film (=ver películas), suonare
il pianoforte (=tocar el piano), cantare
e stare con gli
amici (=los
amigos). Non
mi piace per niente
(=no
me gusta nada) stirare
(=planchar),
il calcio (=el
futbol),
guidare
(=conducir),
lavare i
piatti (=limpiar
los platos) e
fare la fila
(=hacer
cola).
IMPORTANTE:
Quando non
capisci la tua insegnante (=cuando no entiendes tu profesora), puoi chiederle (=puedes
preguntarle):
Scusa, Lucia, può ripetere?(¿perdona, puedes repetir?
Scusa, Lucia, può ripetere?(¿perdona, puedes repetir?
Quando
non capisci il senso di una parola (cuando no entiendes el sensentido de una palabra), puoi chiedere:
Scusa, Lucia, che cosa significa “fare la fila”?
Scusa, Lucia, che cosa significa “fare la fila”?
CURIOSITÀ:
Scusa, perché vuoi imparare l'italiano? (= perdona, ¿por qué quieres aprender italiano?)
VOGLIO
IMPARARE L'ITALIANO....
(=quiero aprender italiano....)
-
per soddisfazione personale.
-
per parlare con la mia ragazza / con il mio ragazzo / con gli
amici /con la famiglia / con mio nipote (con mi nieto).
-
per comunicare sul lavoro.
-
per comprendere una cultura diversa.
-
perché mi piace la lingua italiana e la sua cultura / perché
mi piacciono le lingue (=porque me gustan los idiomas).
-
per arrangiarmi quando sono in Italia (=para arreglarmela
cuando estoy en Italia).
Ora
tocca a te...
-
Come ti chiami?
Mi
chiamo …................
-
Di dove sei?
Sono
di ........................
-
Dove abiti / dove vivi?
Abito
/ vivo a ........................, nel quartiere di
…..................
-
Che lavoro fai?
Sono
professoressa d'italiano.
-
Come si chiama
il tuo migliore amico / la tua migliore amica?
Si
chiama Amanda.
Lavoro
come professoressa d'italiano.
-
Quanti anni hai ?
Ho
…............. anni.
-
Hai fratelli o sorelle?
Sí,
ho due fratelli / No, sono figlio unico / figlia unica
-
Hai figli?
Sí,
ho una figlia / No, non ho figli.
-
Perché vuoi imparare l'italiano?
Per........
-
Ti piace nuotare / passeggiare / viaggiare / leggere / correre
/ andare al cinema / andare in palestra?
Sí,
mi piace / No, non mi piace
-
Qual è la tua e-mail?
pataluci @(=CHIOCCIOLA)gmail.com
-
Qual è il tuo numero
di telefono?
625
940 917 e il tuo?
I
NUMERI
1
|
uno / una
|
11
|
undici
|
21
|
ventuno
|
2
|
due
|
12
|
dodici
|
22
|
ventidue
|
3
|
tre
|
13
|
tredici
|
23
|
ventitré
|
4
|
quattro
|
14
|
quattordici
|
24
|
ventiquattro
|
5
|
cinque
|
15
|
quindici
|
25
|
venticinque
|
6
|
sei
|
16
|
sedici
|
26
|
ventisei
|
7
|
sette
|
17
|
diciassette
|
27
|
ventisette
|
8
|
otto
|
18
|
diciotto
|
28
|
ventotto
|
9
|
nove
|
19
|
diciannove
|
29
|
ventinove
|
10
|
dieci
|
20
|
venti
|
30
|
trenta
|
Numeri da 40 in su
40
|
quaranta
|
500
|
cinquecento
|
50
|
cinquanta
|
600
|
seicento
|
60
|
sessanta
|
700
|
settecento
|
70
|
settanta
|
800
|
ottocento
|
80
|
ottanta
|
900
|
novecento
|
90
|
novanta
|
1.000
|
mille
|
100
|
cento
|
1.500
|
millecinquecento
|
200
|
duecento
|
2.000
|
duemila/tremila...
|
300
|
trecento
|
10.000
|
diecimila
|
400
|
quattrocento
|
1.000.000
|
un milione
|
PAROLE UTILI:
Anche
(=también) anche io (=yo también)
Neanche (=tampoco)
neanche io (=yo tampoco)
anche se (=aunque)
in coppia (=en pareja)
ma / però (=pero)
adesso (=ahora)
allora (=entonces, pues)
quindi (=así que)
comunque (=de todas formas)
dopo (=después)
poi (=luego)
prima (=antes)
ancora (=todavía, aún)
più (=más)
molto (=mucho)
meno (=menos)
mai più (=nunca más)
forse / magari (=a lo mejor)
I saluti
a (a), b (bi), c (ci), d (di), e (e), f (effe), g (ge), h (acca), i (i), l (elle), m (emme), n (enne), o (o), p (pi), q (cu), r (erre), s (esse), t (ti), u (u), v (vi, vu), z (zeta).
La j (i lunga), k (cappa), w (vu doppia), x (ics), y (ipsilon) si usano solo in parole di origine straniera (jazz, kayak, week-end, whisky, xenofobo, yogurt).
Tipico dell'italiano sono le consonanti doppie come: aBBiamo (tenemos); oGGi (hoy); aNNo (año) e non ano; maCChina (coche); sigareTTa (cigarillo); maTTina (mañana), pomeriGGio (tarde), noTTe (noche) e non note (notas), tuTTo (todo); tuTTo driTTo (todo recto), capeLLi (el pelo); caPPeLLo (sombrero); aTTaCCapaNNi (perchero); caSSa (caja) e non casa (casa); roSSa (roja) e non rosa (rosa); GiovaNNi (Juan)e non giovani (jovenes).... piZZa, spagheTTi, gnoCChi, peNNe (macarrones) e non pene (penas/pene).
ATTENZIONE, NON DITE: “vorrei un piatto di pene alla puttanesca” ma: “voRRei un piaTTo di peNNe alla puTTanesca.
Quando si arriva: Buongiorno /
Buon pomeriggio / Buonasera/ Salve
Quando si va via: Arrivederci (hasta luego, adiós)
'Ciao!' (=hola/ adiós) è
un saluto informale, che usiamo con persone che conosciamo.
Addio significa 'hasta nunca'.
Buona notte si usa solo quando si va a dormire
(=ha llegado la hora de meterse debajo de las mantas, cerrar los ojos y empezar a soñar...Buenas noches)Addio significa 'hasta nunca'.
Buona notte si usa solo quando si va a dormire
L’alfabeto:
L'alfabeto italiano è
composta da 21 lettere (5 vocali e 16 consonanti): a (a), b (bi), c (ci), d (di), e (e), f (effe), g (ge), h (acca), i (i), l (elle), m (emme), n (enne), o (o), p (pi), q (cu), r (erre), s (esse), t (ti), u (u), v (vi, vu), z (zeta).
La j (i lunga), k (cappa), w (vu doppia), x (ics), y (ipsilon) si usano solo in parole di origine straniera (jazz, kayak, week-end, whisky, xenofobo, yogurt).
Tipico dell'italiano sono le consonanti doppie come: aBBiamo (tenemos); oGGi (hoy); aNNo (año) e non ano; maCChina (coche); sigareTTa (cigarillo); maTTina (mañana), pomeriGGio (tarde), noTTe (noche) e non note (notas), tuTTo (todo); tuTTo driTTo (todo recto), capeLLi (el pelo); caPPeLLo (sombrero); aTTaCCapaNNi (perchero); caSSa (caja) e non casa (casa); roSSa (roja) e non rosa (rosa); GiovaNNi (Juan)e non giovani (jovenes).... piZZa, spagheTTi, gnoCChi, peNNe (macarrones) e non pene (penas/pene).
ATTENZIONE, NON DITE: “vorrei un piatto di pene alla puttanesca” ma: “voRRei un piaTTo di peNNe alla puTTanesca.
Pronuncia:
CIA (in spagnolo 'cha') come
baciare, cominciare.
CE (in spagnolo 'che') come
piacere, francese, dolce, cento.
CI (in spagnolo 'chi') come
arrivederci, città, cinque, ceci, spinaci.
CIO (in spagnolo 'cho') come
bacio, cioccolata.
CIU (in spagnolo 'chu') come
acciuga, ciuccio.
CHE (in spagnolo 'que') come
perché, forchetta, zucchero.
CHI (in spagnolo 'qui') come
macchina, bicchiere, cucchiaio, zucchina.
SCIA (in catalano 'xa') come
ambasciata, fascia, coscia, striscia.
SCE (in catalano 'xe') come
pesce, capisce, scegliere.
SCI (in catalano 'xi') come
uscita, capisci, scimmia, sciare, sci.
SCIO (in catalano 'xo') come
sciopero, sciogliere.
SCIU (in catalano 'xu') come
asciugare, asciugamano, prosciutto.
GIA (in catalano 'ja') come
mangiare, viaggiare, valigia.
GE (in catalano 'ge') come
gente, Genova, gelato.
GI (in catalano 'gi') come gita,
giro, asparagi.
GIO (in catalano'jo') formaggio,
giornale, giovane.
GHE (in spagnolo 'gue') come
portoghese, spaghetti.
GHI (in spagnolo 'gui') come
funghi, Inghilterra, ghiaccio.
GN (in spagnolo 'ñ') come
bagno, Sardegna, gnocchi, ogni.
GLI (in spagnolo 'lli') come
biglietto, bagaglio, tovagliolo, tovaglia
GU come lingua
QU come quanto, quinto, acqua.
Z come Firenze, colazione,
zaino, piazza, palazzo.
Gli interrogativi:
Gli interrogativi:
Che cosa (qué) significa “cibo”?
Come si va al Colosseo (=cómo se llega al Coliseo)?
Dove è / Dov’è l'hotel Mazzini? (¿dónde está el hotel Mazzini?)
Quanto costa il biglietto del treno? (=¿cuánto cuesta el billete del tren?)
Quando comincia lo spettacolo?(=cuándo empieza el espectáculo?)
Qual è l’orario del museo? (=¿Cuál es el horario del museo?)
Quale autobus va al Duomo?(=¿cuál es el autobus que va a la Catredral?)
A che ora è la colazione? (=¿a qué hora es el desayuno?)
Chi è la nostra guida?(=Quíen es nuestro/nuestra guía?)
Perché il treno è in ritardo?(=¿por qué el tren está en retraso?)
LESSICO: i giorni della settimana (=los días de la semana)
il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì, il sabato, la domenica e il fine settimana / il weekend
CHE GIORNO È OGGI? (¿qué día es hoy?)
GRAMMATICA: I VERBI ESSERE E AVERE
Il verbo 'ESSERE' traduce 'ser/estar' spagnolo.
io sono
tu sei
lei è (=ella es)
lui è (=él es)
Lei è (=ustes es)
noi siamo (=nosotras/nosotros somos)
voi siete (=vosotras/os sois)
loro sono (=ellas/ellos son)
Essere+un aggettivo che indica uno stato d'animo
Sei felice (=estás feliz)?No, oggi sono un po' triste (=hoy estoy un poco triste)
Sei contenta/-o? Sí, soprattutto sono contenta/-o quando vado a nuotare (=Sí, estoy contenta sobretodo cuando voy a nadar)
Sei arrabbiata/-o (=estás enfada-o/)? Sí, sono arrabbiatissima/-o con il mio vicino di casa.
Sei stanca/-o (=estás cansada/-o)? Sí, sono a pezzi (estoy hecha/o polvo).
Sei affamata/-o (=estás hambrienta/-oes)? Sí, ho molta fame (=tengo mucha hambre)
Sei raffreddata/-o? (=estás rensfriada/-o)?
Sono esausta/ -o! (=estoy agotada/-o)
NOTA IMPORTANTE: il verbo 'stare' lo usiamo nella domanda 'Come stai, tutto bene?'
- Non c'è male, grazie.
- Ciao Paolo, come va?
- Così così e tu?
- Tutto a posto/tutto o.k.
- Ciao Luisa, come stai?
- Male, malissimo!!
- Che ti succede? (=que te pasa?)
- Ho mal di gola e mal di testa e ieri mi hanno rubato il telefonino (=tengo dolor de garganta y mal de cabeza y ayer me robaron el móbil)
- che sfiga! mi dispiace un sacco! (=qué mala suerte! lo siento un montón)
Il verbo 'AVERE' traduce 'haber/tener' spagnolo
Avere+sostantivo
Hai sete? (=tienes sed) Sí, sono assetata/-o (=estoy sedienta)
Hai fame? (=tienes hambre) Sí, sono affamata/-o (=estoy hambrienta)
Hai sonno? (=tienes sueño) Sí, sono stanchissima/-o (=estoy cansadisima)
Hai paura? (=tienes miedo) Sí, ho paura dei ragni (=tengo miedo de las arañas)
Hai figli (=tienes hijos)? No, non ho figli (no tengo hijos)
Hai una macchina (=tienes un coche)? No, ho una bicicletta
Hai dei soldi (=tienes dinero)? No, sono uscita senza portafoglio (=No, he salido sin monedero).
Hai fretta? (=tienes prisa) Sí, sono in ritardo (=llego tarde)
Hai il raffreddore (=has cogido un rensfriado)? Sí, raffreddore e tosse!
Hai voglia di un caffè? (=tienes ganas de un café)? No, preferisco una birra (=prefiero una cerveza).
*COME SI DICE IN ITALIANO 'YO TAMBIÉN, YO TAMPOCO, A MÍ TAMBIÉN, A MÍ TAMPOCO'?
- Io sono italiana
* Anche io! (yo también)
- Io non ho la macchina (yo no tengo coche)
* Neanche io (yo tampoco)
- Mi piace il risotto
*Anche a me (a mí también)
- Non mi piace perdere tempo
* Neanche a me (a mí tampoco)
Grammatica: I SOSTANTIVI
La maggioranza dei sostantivi (=la mayoría de los sutantivos) in italiano è costituita da nomi maschili che terminano al singolare con -o e da nomi femminili che terminano al singolare con -a.
Una minoranza di sostantivi (=una minoría de sustantivos) ha invece la terminazione in -e, e possono essere maschili o femminili:
GRAMMATICA: GLI ARTICOLI DETERMINATIVI
Quale cibo ti piace? (=¿qué comida te gusta?)
1-....... ......................... i biscotti, e a te? Anche a me (=a mí también)
2- Non ..... ........................... il caffè e a te? Neanche a me (=a mí tampoco)
3- ..... .......................... il pesce e a te? Preferisco la carne
4- .... ........................... il prosciutto crudo.
5- ..... ........................ le uova.
6- ..... ........................ il latte.
7- ...... ......................... tutti i formaggi.
GRAMMATICA: c'è / ci sono ( hay o está - están).
C'è + nome singolare:
C'è un libro sul tavolo (=hay un libro en la mesa).
C'è molto rumore (hay mucho ruido)
A Barcellona c'è il mare, c'è la Sagrada Familia, c'è il porto...(en Barcelona está el mar, está la Sagrada Familia, está el puerto..)
-Pronto, c'è Paolo? (=Hola, está Paolo)?
* No, non c'è, è uscito (No, no está, ha salido)
Ci sono + nome plurale:
- ci sono due libri sul tavolo (=hay dos libros en la mesa)
- A Barcellona ci sono molti ristoranti, ci sono molti turisti, molte macchine, molte moto, pochi bagni pubblici, poche pasticcerie, molti musei (= en Barcelona hay muchos restaurantes, muchos turistas, muchos coches, muchas motos, pocos lavabos públicos, pocas pastelerias, muchos museos).
- Pronto, ci sono Paola e Teresa? (=están Paola y Teresa?)
+No, non ci sono, sono uscite (no, no están, han salido)
GRAMMATICA: L'AGGETTIVO QUALIFICATIVO (clicca sopra per saperne di più)
Aggettivi con 2 terminazioni:
Esempi:
Femminile singolare: la mia amica italiana è intelligente e affascinante
Femminile plurale: le mie amiche italiane sono intelligenti e affascinanti
Maschile singolare: il mio amico italiano è intelligente e affascinante
Maschile plurale: i miei amici italiani sono intelligenti e affascinanti
Aggettivi con 3 terminazioni:
Esempi:
Femminile singolare: la mia vicina di casa è egoista
Femminile plurale: le mie vicine di casa sono egoiste
Maschile singolare: il mio vicino di casa è maschilista (=machista)
Maschile plurale: i miei vicini di casa sono maschilisti
Alcuni aggettivi visti a lezione
Compiti: scrivere un breve tema sulla propria personalità (come nell'esempio) o su quella di una persona che conoscete:
Non sono molto alta, ma nemmeno (=pero ni siquiera) bassa. Sono di statura media. Ho i capelli brizzolati (=canoso), lisci e lunghi (=lisos y largos. Non sono grassa, né (=ni) magra, diciamo che sono robusta. Ho gli occhi marroni, un naso lungo e un po' aquilino (=aguileño), e la mia bocca non è carnosa. Com'è il mio carattere? Sono una persona molto curiosa, socievole, ottimista e appassionata. Non sono di certo una persona tranquilla, anzi (=al contrario), sono una persona attiva e dinamica. Amo nuotare e mi piace cucinare. I miei difetti? Sono paurosa (miedosa), nervosa e mi fido troppo degli altri (=confio demasiado en los otros).
CHE GIORNO È OGGI? (¿qué día es hoy?)
OGGI (hoy) è giovedì
DOMANI (mañana) è venerdì
DOPO DOMANI (pasado mañana) è sabato
IERI (ayer) era mercoledì
DOPO DOMANI (pasado mañana) è sabato
IERI (ayer) era mercoledì
L'ALTRO IERI (anteayer) era martedì
(=el domingo está hecho para comer tarde, dormir todo el día y quejarse que mañana es lunes)
Lessico: chiedere l'ora (=pedir la hora)
- Che ore sono?
- Che ora è?
Sono le sette e mezza/mezzo
Sono le tre e cinque
Sono le quattro e un quarto
Sono le sette meno venti
Sono le otto meno un quarto
Sono le sette e tre quarti
È mezzogiorno
È mezzogiorno e mezza/mezzo
È l'una
È mezzanotte
Le preposizioni che si usano sono:
- A che ora ti svegli? (=¿a qué hora te despiertas?) Mi sveglio alle sei e mezza.
- A che ora fai colazione (=desyunas)? Faccio colazione alle nove.
- A che ora fai pranzo? Faccio pranzo all'una e mezza.
- A che ora fai cena? Faccio cena alle nove
- A che ora vai a dormire? Vado a dormire a mezzanotte.
- A che ora apre il supermercato? Apre alle nove e un quarto di mattina e chiude (=cierra) alle 9 e un quarto della sera.
- A che ora apre la banca di mattina? Alle otto e un quarto.
- A che ora chiude (=cierra) la farmacia di sera? Alle nove
- A che ora è aperto il museo archeologico? è aperto dalle nove di mattina alle / fino alle sette di sera, dal martedì al / fino al sabato. La domenica è aperto dalle otto e mezza alle / fino alle sette di sera. Il lunedì è chiuso.
(=el domingo está hecho para comer tarde, dormir todo el día y quejarse que mañana es lunes)
Lessico: chiedere l'ora (=pedir la hora)
- Che ore sono?
- Che ora è?
Sono le sette e mezza/mezzo
Sono le tre e cinque
Sono le quattro e un quarto
Sono le sette meno venti
Sono le otto meno un quarto
Sono le sette e tre quarti
È mezzogiorno
È mezzogiorno e mezza/mezzo
È l'una
È mezzanotte
Le preposizioni che si usano sono:
- a :
- A che ora apre la banca? Alle 8 (=a las 8)
- dalle....alle... (=de las....a las...) / dalle ....fino alle...(=de las.....hasta las....):
- la colazione è dalle otto alle dieci / dalle otte fino alle dieci. - di+ parte della giornata:
- di mattina, di pomeriggio, di sera, di notte.
O usando l'articolo determinativo: la mattina, il pomeriggio, la sera, la notte
- A che ora ti svegli? (=¿a qué hora te despiertas?) Mi sveglio alle sei e mezza.
- A che ora fai colazione (=desyunas)? Faccio colazione alle nove.
- A che ora fai pranzo? Faccio pranzo all'una e mezza.
- A che ora fai cena? Faccio cena alle nove
- A che ora vai a dormire? Vado a dormire a mezzanotte.
- A che ora apre il supermercato? Apre alle nove e un quarto di mattina e chiude (=cierra) alle 9 e un quarto della sera.
- A che ora apre la banca di mattina? Alle otto e un quarto.
- A che ora chiude (=cierra) la farmacia di sera? Alle nove
- A che ora è aperto il museo archeologico? è aperto dalle nove di mattina alle / fino alle sette di sera, dal martedì al / fino al sabato. La domenica è aperto dalle otto e mezza alle / fino alle sette di sera. Il lunedì è chiuso.
GRAMMATICA: I VERBI ESSERE E AVERE
Il verbo 'ESSERE' traduce 'ser/estar' spagnolo.
io sono
tu sei
lei è (=ella es)
lui è (=él es)
Lei è (=ustes es)
noi siamo (=nosotras/nosotros somos)
voi siete (=vosotras/os sois)
loro sono (=ellas/ellos son)
Essere+un aggettivo che indica uno stato d'animo
Sei felice (=estás feliz)?No, oggi sono un po' triste (=hoy estoy un poco triste)
Sei contenta/-o? Sí, soprattutto sono contenta/-o quando vado a nuotare (=Sí, estoy contenta sobretodo cuando voy a nadar)
Sei arrabbiata/-o (=estás enfada-o/)? Sí, sono arrabbiatissima/-o con il mio vicino di casa.
Sei stanca/-o (=estás cansada/-o)? Sí, sono a pezzi (estoy hecha/o polvo).
Sei affamata/-o (=estás hambrienta/-oes)? Sí, ho molta fame (=tengo mucha hambre)
Sei raffreddata/-o? (=estás rensfriada/-o)?
Sono esausta/ -o! (=estoy agotada/-o)
NOTA IMPORTANTE: il verbo 'stare' lo usiamo nella domanda 'Come stai, tutto bene?'
- Ciao Lucia, come stai? (hola Lucia, ¿qué tal estás?)
- Bene, grazie, e tu?- Non c'è male, grazie.
- Ciao Paolo, come va?
- Così così e tu?
- Tutto a posto/tutto o.k.
- Ciao Luisa, come stai?
- Male, malissimo!!
- Che ti succede? (=que te pasa?)
- Ho mal di gola e mal di testa e ieri mi hanno rubato il telefonino (=tengo dolor de garganta y mal de cabeza y ayer me robaron el móbil)
- che sfiga! mi dispiace un sacco! (=qué mala suerte! lo siento un montón)
Il verbo 'AVERE' traduce 'haber/tener' spagnolo
Avere+sostantivo
Hai sete? (=tienes sed) Sí, sono assetata/-o (=estoy sedienta)
Hai fame? (=tienes hambre) Sí, sono affamata/-o (=estoy hambrienta)
Hai sonno? (=tienes sueño) Sí, sono stanchissima/-o (=estoy cansadisima)
Hai paura? (=tienes miedo) Sí, ho paura dei ragni (=tengo miedo de las arañas)
Hai figli (=tienes hijos)? No, non ho figli (no tengo hijos)
Hai una macchina (=tienes un coche)? No, ho una bicicletta
Hai dei soldi (=tienes dinero)? No, sono uscita senza portafoglio (=No, he salido sin monedero).
Hai fretta? (=tienes prisa) Sí, sono in ritardo (=llego tarde)
Hai il raffreddore (=has cogido un rensfriado)? Sí, raffreddore e tosse!
Hai voglia di un caffè? (=tienes ganas de un café)? No, preferisco una birra (=prefiero una cerveza).
*COME SI DICE IN ITALIANO 'YO TAMBIÉN, YO TAMPOCO, A MÍ TAMBIÉN, A MÍ TAMPOCO'?
- Io sono italiana
* Anche io! (yo también)
- Io non ho la macchina (yo no tengo coche)
* Neanche io (yo tampoco)
- Mi piace il risotto
*Anche a me (a mí también)
- Non mi piace perdere tempo
* Neanche a me (a mí tampoco)
Grammatica: I SOSTANTIVI
La maggioranza dei sostantivi (=la mayoría de los sutantivos) in italiano è costituita da nomi maschili che terminano al singolare con -o e da nomi femminili che terminano al singolare con -a.
Singolare | Plurale | |
Maschile: nomi in -o | il ragazzo | i ragazzi |
il bambino | i bambini | |
il libro | i libri | |
Femminile: nomi in -a | la ragazza | le ragazze |
la bambina | le bambine | |
la donna | le donne |
Una minoranza di sostantivi (=una minoría de sustantivos) ha invece la terminazione in -e, e possono essere maschili o femminili:
Singolare | Plurale | |
Maschile: nomi in -e | il cameriere | i camerieri |
il ristorante | i ristoranti | |
il fiore (=flor) |
i fiori | |
Femminile: nomi in -e | la madre | le madri |
la chiave | le chiavi | |
la stazione | le stazioni |
GRAMMATICA: GLI ARTICOLI DETERMINATIVI
Femminile | Singolare | Plurale |
Davanti a consonante la / le | la donna la ragazza | Le donne le ragazze |
Davanti a vocale l' / le | L'amica l'idea l'isola l'università | Le amiche
le idee le isole le università |
Maschile | Singolare | Plurale |
Davanti a consonante il / i |
il ragazzo il bambino il libro |
i ragazzi i bambini i libri |
Davanti a vocale l' / gli |
l'amico l' uomo l'albero (=el arbol) |
gli amici gli uomini gli alberi |
Davanti a s+consonante lo / gli |
lo studente lo stadio lo smalto lo spazzolino (el cepillo) |
gli studenti gli strumenti gli smalti gli spazzolini |
Davanti a z lo / gli |
lo zaino (la mochila) lo zucchero |
gli zaini gli zuccheri |
Davanti a ps lo / gli |
lo psicologo lo psichiatra |
gli psicologi gli psichiatri |
Davanti a y (ipsilon) lo / gli |
lo yogurt lo yoga |
gli yogurt |
Davanti a gn lo / gli |
lo gnocco | gli gnocchi |
Davanti a x (ics) lo / gli |
lo xilofono | gli xilofoni |
GRAMMATICA: Il
verbo PIACERE (=gustar)
Como
per il verbo spagnolo 'gustar' o il catalano 'agradar', il verbo
italiano piacere si usa maggiormente alla terza persona singolare e
plurale, preceduto da un pronome indiretto e seguito da un nome o un
infinito.
- Pronome indiretto + piace + nome singolare / infinito
- Mi piace il gelato (=me gusta el helado)
- Pronome indiretto + piace + nome singolare / infinito
- Mi piace il gelato (=me gusta el helado)
- Ti piace questa piazza? (=¿te gusta esta pizza?)
- Mi piace cucinare (=me gusta cocinar)
- Pronombre indiretto + piacciono + nome plurale
Mi piacciono le tagliatelle (=me gustan los tallarines)
Ti piacciono i gelati italiani (=te gustan los helados italianos)
Completa con mi piace / mi piacciono:
- Mi piace cucinare (=me gusta cocinar)
- Pronombre indiretto + piacciono + nome plurale
Mi piacciono le tagliatelle (=me gustan los tallarines)
Ti piacciono i gelati italiani (=te gustan los helados italianos)
Completa con mi piace / mi piacciono:
Quale cibo ti piace? (=¿qué comida te gusta?)
1-....... ......................... i biscotti, e a te? Anche a me (=a mí también)
2- Non ..... ........................... il caffè e a te? Neanche a me (=a mí tampoco)
3- ..... .......................... il pesce e a te? Preferisco la carne
4- .... ........................... il prosciutto crudo.
5- ..... ........................ le uova.
6- ..... ........................ il latte.
7- ...... ......................... tutti i formaggi.
GRAMMATICA: c'è / ci sono ( hay o está - están).
C'è + nome singolare:
C'è un libro sul tavolo (=hay un libro en la mesa).
C'è molto rumore (hay mucho ruido)
A Barcellona c'è il mare, c'è la Sagrada Familia, c'è il porto...(en Barcelona está el mar, está la Sagrada Familia, está el puerto..)
-Pronto, c'è Paolo? (=Hola, está Paolo)?
* No, non c'è, è uscito (No, no está, ha salido)
Ci sono + nome plurale:
- ci sono due libri sul tavolo (=hay dos libros en la mesa)
- A Barcellona ci sono molti ristoranti, ci sono molti turisti, molte macchine, molte moto, pochi bagni pubblici, poche pasticcerie, molti musei (= en Barcelona hay muchos restaurantes, muchos turistas, muchos coches, muchas motos, pocos lavabos públicos, pocas pastelerias, muchos museos).
- Pronto, ci sono Paola e Teresa? (=están Paola y Teresa?)
+No, non ci sono, sono uscite (no, no están, han salido)
GRAMMATICA: L'AGGETTIVO QUALIFICATIVO (clicca sopra per saperne di più)
- In italiano l'aggettivo concorda in genere ed in numero con il nome a cui si riferisce.
- Se i nomi a cui un aggettivo si riferisce sono più di uno, si usa il plurale dell'aggettivo.
- Se i nomi a cui un aggettivo si riferisce sono più di uno e di genere diverso si usa il maschile plurale.
- Ci sono tre tipi di aggettivi che si distinguono per le terminazioni e si declinano esattamente come i nomi:
Singolare | Plurale | |
Femminile | Bella (=guapa/buena) buona (=buena) brava (=buena) |
Belle buone brave |
Maschile | Bello buono bravo |
Belli buoni bravi |
Esempi:
Femminile singolare: la mia amica italiana è bella, buona e brava
Femminile plurale: le mie amiche italiane sono belle, buone e brave
Maschile singolare: il mio amico italiano è bello, buono, e bravo
Maschile plurale: i miei amici italiani sono belli, buoni e bravi
Aggettivi con 2 terminazioni:
Singolare | Plurale | |
Femminile | Intelligente affascinante gentile |
Intelligenti affascinanti gentili |
Maschile | Intelligente affascinante gentile |
Intelligenti affascinanti gentili |
Femminile singolare: la mia amica italiana è intelligente e affascinante
Femminile plurale: le mie amiche italiane sono intelligenti e affascinanti
Maschile singolare: il mio amico italiano è intelligente e affascinante
Maschile plurale: i miei amici italiani sono intelligenti e affascinanti
Aggettivi con 3 terminazioni:
Singolare
|
Plurale
|
|
Femminile e Maschile
|
Maschile
|
Femminile
|
Egoista | Egoisti | Egoiste |
Pessimista | Pessimisti | Pessimiste |
Menefreghista (=pasota) | Menefreghisti | Menefreghiste |
Femminile singolare: la mia vicina di casa è egoista
Femminile plurale: le mie vicine di casa sono egoiste
Maschile singolare: il mio vicino di casa è maschilista (=machista)
Maschile plurale: i miei vicini di casa sono maschilisti
Alcuni aggettivi visti a lezione
meticoloso / ordinato |
disordinato / disorganizzato |
Magra (=delgada) snella (=esbelta) | Grassa (=gorda) |
Deciso, risoluto |
indeciso |
tranquillo, calmo | nervoso |
silenzioso, taciturno | Loquace (=locuaz) / Logorroico |
Aperto, introverso (=intorvertido) | Chiuso, Estrovers0 (=extrovertido) |
Amabile, simpatica | Antipatica, scortese |
Attivo, dinamico | Pigr0 (=perezoso) |
arrendevole , accondiscendente | intraprendente (=emprendedor) |
bravo (=bueno) | incapace (=incapaz) |
buono (=bueno) |
cattivo (=malo) |
bello (=guapo, bonito, bueno) |
brutto (=feo,malo) |
Compiti: scrivere un breve tema sulla propria personalità (come nell'esempio) o su quella di una persona che conoscete:
Non sono molto alta, ma nemmeno (=pero ni siquiera) bassa. Sono di statura media. Ho i capelli brizzolati (=canoso), lisci e lunghi (=lisos y largos. Non sono grassa, né (=ni) magra, diciamo che sono robusta. Ho gli occhi marroni, un naso lungo e un po' aquilino (=aguileño), e la mia bocca non è carnosa. Com'è il mio carattere? Sono una persona molto curiosa, socievole, ottimista e appassionata. Non sono di certo una persona tranquilla, anzi (=al contrario), sono una persona attiva e dinamica. Amo nuotare e mi piace cucinare. I miei difetti? Sono paurosa (miedosa), nervosa e mi fido troppo degli altri (=confio demasiado en los otros).
GRAMMATICA: Indicativo presente dei verbi regolari della prima, seconda e terza coniugazione.
-
1ª CANTARE | 2ª VEDERE | 3 SENTIRE | 3ª (con -isc-): PREFERIRE |
io canto | vedo | sento | preferisco |
tu canti | vedi | senti | preferisci |
lui, lei, Lei canta | vede | sente | preferisce |
noi cantiamo | vediamo | sentiamo | preferiamo |
voi cantate | vedete | sentite | preferite |
loro cantano | vedono | sentono | preferiscono |
Qui sotto, un link per fare degli esercizi sul presente indicativo:
GRAMMATICA
i due verbi irregolari più usati: IL VERBO FARE (=hacer) e il verbo ANDARE (=ir)
io faccio
tu fai
tu fai
lui/lei/Lei fa
noi facciamo
voi fate
loro fanno Usiamo FARE per dire:
La mattina (por la mañana) | Il pomeriggio (por la tarde) | La sera (por la noche) |
faccio la doccia (me ducho) faccio colazione (desayuno) faccio il letto (hago la cama) faccio le pulizie (hago la limpieza) |
faccio pranzo (almuerzo) faccio il pisolino (hago la siesta) faccio una passeggiata (doy un paseo) faccio merenda (meriendo) faccio il bucato (hacer la colada) |
faccio spesa (hago la compra) faccio sport (hago deporte) faccio l'aperitivo faccio cena (ceno) faccio i compiti (hago los deberes) |
andare (=ir)
io vado
tu vai
lui/ lei/Lei va
lui/ lei/Lei va
noi andiamo
voi andate
loro vannoIo vado a........ io vado in........ io vado da...
- a lezione (a classe)
- al lavoro - in palestra (al gimnasio) -dal dottore
- al cinema - in piscina - dal dentista
- a scuola - in banca (al banco)
- all'università - in pizzeria
- al teatro - in città (a la ciudad)
- a dormire
-al mare
Si quieres saber más sobre las preposiciones, clica aquí: a, in da
Le preposizioni che indicano il posto in cui si è o si va (=el lugar en el que se está o se va) sono IN, A e DA.
REGOLA:
1) La preposizione 'IN' è usata:
- quando il posto è un continente, una nazione o una regione: Lucia è/va in Italia; noi siamo / andiamo in Toscana.
- con uno dei nomi della lista sottostante.
2) La preposizione 'A' è usata:
- quando il posto è una città: Lucia è/va a Roma; noi siamo/andiamo a Barcellona.
- con uno dei nomi della lista sottostante.
3) La preposizione 'DA' è usata:
- quando il posto è una persona: sono /vado da Carla; sono / vado dal dentista.
Vado (=voy), sto/sono (=estoy) rimango/resto (=me quedo)
IN
LA CASA
in casa
in bagno
in sala
in cucina
in giardino
in camera
LA CITTÀ
in città
in paese
in autobus
in metropolitana
in macchina
in piscina
in piazza
in negozio
in banca
in fabbrica
in strada
in ufficio
in ospedale
Con i nomi che finiscono con 'ia':
in trattoria
in birreria
in pizzeria
in macelleria
in salumeria
in panetteria
in farmacia
LA VACANZA
in vacanza
in montagna
in campagna
in barca
in discoteca
in tenda
in albergo
|
Vado (=voy), sto/sono (=estoy) rimango/resto (=me quedo)
A
LA CASA
a casa
a letto
PER MANGIARE
a colazione
a pranzo
a merenda
a cena
al ristorante
LA CITTÀ
al caffè
al bar
al supermercato
al mercato
a scuola
al cinema
a teatro
al parco
LA VACANZA
all'estero (=en el
extranjero)
al mare
alla stazione
all'aeroporto
al porto
|
Vado (=voy), sto/sono (=estoy) rimango/resto (=me quedo)
DA
Con nomi che indicano le professioni:
dal dentista
dal meccanico
dal mecellaio / dalla macellaia (=carnicero/-a)
dall'avvocato
dal dottore/dalla dottoressa
Con nomi propri:
da Mario, da Anna, da Lucia....
Con nomi che indicano parentela:
dalla mamma
dai nonni
dai miei zii
Con i pronomi personali:
da me
da te
da lei
da lui
da noi
da voi
da loro
|
COMPITI: fare gli esercizi 1, 2, 3, 5 sui verbi irregolari (fotocopie).
GRAMMATICA: I VERBI MODALI
I verbi potere (=poder), dovere (=tener que) e volere (=querer) sono considerati verbi modali o servili perché servono all’infinito che di solito li segue aggiungendo un’idea di possibilità, volontà, obbligo o necessità. Anche il verbo sapere (=saber) quando esprime una capacità ha valore di verbo modale. Questi verbi hanno la caratteristica di essere seguiti da un verbo all’infinito.
Possono essere usati autonomamente, per esempio: voglio un gelato (=quiero un helado); non ne posso più (=no puedo más); mi devi un favore (=me debes un favor).
POTERE (=poder)
Vediamo come si coniuga il presente indicativo di potere:
io | posso |
tu | puoi |
lui / lei | può |
noi | possiamo |
voi | potete |
loro | possono |
- Il verbo potere indica un’idea di possibilità ed è seguito da un verbo all’infinito:
Possiamo mangiare fuori stasera (=podemos comer fuera esta noche)
- Si può usare per chiedere qualcosa in modo gentile (=pedir algo de manera cortés):
– Posso avere un bicchiere d’acqua per favore?(=¿me podría dar un vaso de agua, por favor'9
– Puoi aiutarmi ad apparecchiare?(=¿puedes ayudarme a preparar la mesa?)
Possiamo usare potere quando vogliamo chiedere il permesso (=pedir el permiso):
– Posso usare la tua macchina stasera? (=¿puedo utilizar tu coche esta noche?)
– Posso offrirti qualcosa da bere? (=¿puedo ofrecerte algo de beber?)
VOLERE (=querer)
Vediamo la coniugazione del presente indicativo:
io | voglio |
tu | vuoi |
lui / lei | vuole |
noi | vogliamo |
voi | volete |
loro | vogliono |
Oppure può essere seguito da un verbo all’infinito esprimendo un’idea di volontà.
Si può usare per esprimere un desiderio (=para expresar un deseo):
Voglio andare in vacanza! (=quiero ir de vacaciones!)
Vogliamo vivere su un’isola (=queremos vivir en una isla).
Non voglio vederti mai più! (=no quiero verte nunca más).
DOVERE (=tener que)
Ecco il presente indicativo:io | devo |
tu | devi |
lui / lei | deve |
noi | dobbiamo |
voi | dovete |
loro | devono |
-Il verbo dovere si può usare in modo autonomo con il significato di essere debitore (=ser deudor):
Ti devo un caffè! (=te debo un café)
Luca mi deve dei soldi. (=Luca me debe dinero)
- Può essere seguito da un verbo all’infinito e esprime una necessità (=expresa una necesidad).
Dobbiamo andare dal dottore (=tenemos que ir al médico)
Devo fare la spesa (=tengo que hacer la compra)
- Può esprimere un obbligo (=puede expresar una obligación):
Devi rispettare le leggi (=tienes que respectar las leyes).
Non dovete bere alcolici quando guidate (=no tenéis que beber alcohol cuando conduzcáis).
- Il verbo dovere si può usare per dare consigli o suggerimenti:
Se vuoi dimagrire devi fare ginnastica (=si quieres adelgazar, tienes que hacer gimnasia)
Se ti piacciono le commedie devi assolutamente vedere questo film (=si te gustan las comedias, tienes que ver esta peĺícula)
SAPERE (=saber)
Anche il verbo sapere può avere un valore modale nel significato di "essere capace di".
io | so |
tu |
sai |
lui / lei | sa |
noi | sappiamo |
voi | sapete |
loro | sanno |
- so l’italiano molto bene; sapete l’ora?
- Seguito da infinito assume il significato di "essere capace di":
Marta e Fatima sanno cucinare molto bene (=saben cocinar muy bien).
Marco non sa nuotare (=Marco no sabe nadar)
GRAMMATICA: I VERBI IRREGOLARI AL PRESENTE INDICIATIVO
Quali sono i principali verbi che formano il presente indicativo in modo irregolare:
a) I verbi ausiliari 'essere' (=ser) e 'avere' (=tener, haber)
io sono io ho
tu sei tu hai
lui/lei è lui/lei ha
noi siamo noi abbiamo
voi siete voi avete
loro sono loro hanno
b) Alcuni verbi della prima coniugazione
Andare (=ir) Fare (=hacer) Dare (=dar) Stare (=estar)
io vado io faccio io do io sto
tu vai tu fai tu dai tu stai
lui/lei va lui/lei va lui/lei dà lui /lei sta
noi andiamo noi facciamo noi diamo noi stiamo
voi andate voi fate voi date voi state
loro vanno loro fanno loro danno loro stanno
c) I verbi modali:
Potere (=poder) Volere (=querer) Dovere (tener que) Sapere (=saber)
io posso voglio devo so
tu puoi vuoi devi sai
lui/lei può vuole deve sa
noi possiamo vogliamo dobbiamo sappiamo
voi potete volete dovete sapete
loro possono vogliono devono sanno
d) Alcuni verbi si coniugano con una radice che ricorda la forma latina dell'infinito:
Dire (=decir) Bere (=beber) Tradurre (=traducir)
io dico bevo traduco
tu dici bevi traduci
lui/lei dice beve traduce
noi diciamo beviamo traduciamo
voi dite bevete traducete
loro dicono bevono traducono
e)Alcuni verbi modificano il tema attraverso un cambio di vocale, tranne che nella prima e seconda persona plurale:
Uscire (=salir)
io esco
tu esci
lui/lei esce
noi usciamo
voi uscite
loro escono
f) Altri verbi modificano la vocale tematica in un dittongo, tranne che nella prima e seconda persona plurale:
Sedere (=sentarse) Morire (=morir)
io siedo muoio
tu siedi muori
lui/lei siede muori
noi sediamo moriamo
voi sedete morite
loro siedono muoino
g) Alcuni verbi introducono una -g tra il tema e la desinenza nella prima persona del singolare e nella terza persona del plurale:
Salire (=subir) Rimanere (=quedarse) Valere (=valer) Scegliere(=elegir)
salgo rimango valgo scelgo
sali rimani vali scegli
sale rimane vale sceglie
saliamo rimaniamo valiamo scegliamo
salite rimanete valete scegliete
salgono rimangono valgono scelgono
h) Altri verbi combinano il dittongo e l'introduzione dell -g:
Venire (=venir) Tener (=mantener, aguantar, guardar)
Vengo tengo
vieni tieni
viene tiene
veniamo teniamo
venite tenete
vengono tengono
Osservazioni sui verbi:
1) andare:
- Traduce iil verbo 'ir' :
Domani vado a Roma (=mañana voy a Roma)
Il Barça quest'anno va molto bene
- Preceduto dal pronome indiretto e usato alla terza persona singolare e plurale, ha il significato di 'apetecer':
Non mi va di vedere questo film (=no me apetece ver esta peli)
Non mi va questo dolce (=no me apetece este dulce)
Non mi vanno gli spaghetti (=no me apetecen los espaguetis)
Ti va di andare a cena fuori? Sì, volentieri (=¿te apetece ir a comer fuera? Sí, con mucho gusto)
Vi va di ascolare una canzone? Sì, ci va (=¿os apetece escuchar una canción? Sí, nos apetece).
2) Differenza tra 'avere' e 'tenere'
- Il verbo 'avere' indica la nozione di possesso:
Anna ha un'appartamento grande (=Ana tiene un piso grande)
Paolo ha pochi amici (=Pablo tiene pocos amigos)
Mia figlia ha un monopattino (=mi hija tiene un monopatín)
Ho molto sonno (=tengo mucho sueño)
-Il verbo 'tenere' ha diversi significati:
a) 'tener' o 'mantener':
Non posso tenere gli occhi aperti (=no puedo mantener/tener los hojos abiertos)
Luigi tiene le mani sul volante (=Luis tiene/mantiene las manos en el volante)
b)'sujetar'
Tieni un momento questo libro (=sujeta un momento este libro)
c) 'guardar'
Dove tieni le medicine? (=¿dónde guardas los medicamentos?)
Le tengo in frigorifero (=las guardo en la nevera)
d) si usa nell'espressione 'tenere duro' (=resistir, aguantar)
Non mollare, tieni duro (=no aflojes; aguanta fuerte)
GRAMMATICA: il verbo STARE
Il verbo stare lo usiamo per:
- chiedere (pedir) come sta una persona:
come stai? Bene grazie e tu?
- per fare il presente progressivo: stare+gerundio
Che cosa stai facendo?
Sto ascoltano la radio.
- per descrivere un'azione che succede in un futuro molto vicino: stare per + infinito (estar a punto de+infinitivo)
Prendo l'ombrello (el paragua). Sta per piovere (está a punto de llover).
In classe abbiamo fatto questo esercizio orale: fissare un
appuntamento (fijar una cita) per telefono.
-Pronto?
+Ciao Monica, sono
Lucia, come stai?
- Bene e tu?
+ Benissimo. Ti disturbo? (te molesto)
- No, no, dimmi (dime)
+Ma dove
sei?
- Sono in Piazza di
Spagna, per questo c'è tanto rumore (por eso hay tanto ruido)
+ E che cosa stai
facendo (estás haciendo)?
- Sto per entrare
(estoy a punto de entrar) in un ristorante, vado a mangiare con
Paolo. E tu dove sei?
+ Io sono in centro,
sto facendo una passeggiata con il mio cane. Senti (escucha) ti
chiamavo (te llamaba) per fissare un appuntamento. Che ne pensi (qué te parece)?
- Ah, perfetto, è
da tanto che non ci vediamo (hace mucho que no nos
vemos). Dimmi, quando ci vediamo?
+ Possiamo
incontrarci (podemos quedar) questo venerdì sera,
possiamo andare al cinema insieme (juntas) e dopo andare a cena.
- Che peccato!
(qué lastima) questo venerdì sera esco (salgo) con un collega di
lavoro...che dici se ci vediamo sabato sera e facciamo un aperitivo
in centro.
+ Mi dispiace (lo
siento) ma sabato sera sono impegnata (estoy ocupada). E
domenica pomeriggio, sei libera? Possiamo prendere un caffè, che ne pensi?
- Sì, buona idea!!
Dove ci vediamo (dónde
nos vemos)?
+Ci vediamo alle quattro
alla fermata (parada) della Barceloneta, così dopo possiamo fare una
bella passeggiata per il lungo mare (por el paseo maritimo).
-Perfetto!! Allora
ci vediamo domenica
+Ok, buon pranzo e
salutami Paolo(dale saludos de mi parte a Paolo).
- Va bene, a
presto (hasta pronto), ciao
+ Ciao.
GRAMMATICA: I VERBI RIFLESSIVI
LA GIORNATA DI PATRIZIA
La mattina mi sveglio alle 7:00, mi lavo, mi vesto e mi preparo la colazione, il mio gatto si sveglia insieme a me, fa colazione anche lui e poi si addormenta di nuovo. Arrivo al lavoro alle 8:30 e mi siedo davanti al computer, lavoro per un paio d’ore e verso le 10:30 mi alzo per andare a prendere un caffè e scambiare quattro chiacchiere (=charlar) con i miei colleghi. Alle 13:00 vado a pranzo, mi mangio un panino, mi fumo una sigaretta e poi torno al lavoro fino alle 18:00. Ogni tanto passo una serata con gli amici. Io e i miei amici ci incontriamo in un pub in centro, beviamo qualcosa e a volte andiamo al cinema o in discoteca, mi diverto molto insieme a loro. A fine serata io e i miei amici ci salutiamo e io torno a casa e, anche se sono stanca, non mi pento (=me arrepiento) della bella serata passata in compagnia.
La mattina mi sveglio alle 7:00, mi lavo, mi vesto e mi preparo la colazione, il mio gatto si sveglia insieme a me, fa colazione anche lui e poi si addormenta di nuovo. Arrivo al lavoro alle 8:30 e mi siedo davanti al computer, lavoro per un paio d’ore e verso le 10:30 mi alzo per andare a prendere un caffè e scambiare quattro chiacchiere (=charlar) con i miei colleghi. Alle 13:00 vado a pranzo, mi mangio un panino, mi fumo una sigaretta e poi torno al lavoro fino alle 18:00. Ogni tanto passo una serata con gli amici. Io e i miei amici ci incontriamo in un pub in centro, beviamo qualcosa e a volte andiamo al cinema o in discoteca, mi diverto molto insieme a loro. A fine serata io e i miei amici ci salutiamo e io torno a casa e, anche se sono stanca, non mi pento (=me arrepiento) della bella serata passata in compagnia.
I verbi riflessivi sono verbi accompagnati da un pronome riflessivo (mi, ti, si, ci, vi, si)
che concorda con il soggetto. Vengono generalmente usati per indicare
come l’azione espressa dal verbo riguarda direttamente il soggetto che
la esegue.
Esistono tipi diversi di verbi riflessivi che si differenziano a seconda della funzione del pronome.
1- Molti verbi transitivi come io lavo una mela; io vesto un bambino; possono essere usati in maniera riflessiva: io mi lavo, io mi vesto. In questo caso l’azione espressa dal verbo si riflette direttamente sul soggetto. Qualche esempio: mi cambio, mi pettino, mi diverto, mi addormento, mi sveglio ecc.
2- Alcuni verbi riflessivi possono avere un valore reciproco, per esempio l’espressione: "ci vediamo domani!" indica che domani io vedrò te e tu vedrai me. Alcuni esempi: salutarsi, incontrarsi, abbracciarsi, baciarsi, dividersi, separarsi.
3- Molto spesso può capitare che gli italiani trasformino verbi che non sono riflessivi in verbi riflessivi, per esempio: "mi mangio un panino e mi fumo una sigaretta"; l’uso del pronome in questo caso rende l’informazione che viene data (mangio un panino e fumo una sigaretta) più personale.
Vediamo ora come si coniugano i verbi riflessivi. Prendiamo come esempio il verbo chiamare nella sua forma riflessiva chiamarsi.
Esistono tipi diversi di verbi riflessivi che si differenziano a seconda della funzione del pronome.
1- Molti verbi transitivi come io lavo una mela; io vesto un bambino; possono essere usati in maniera riflessiva: io mi lavo, io mi vesto. In questo caso l’azione espressa dal verbo si riflette direttamente sul soggetto. Qualche esempio: mi cambio, mi pettino, mi diverto, mi addormento, mi sveglio ecc.
2- Alcuni verbi riflessivi possono avere un valore reciproco, per esempio l’espressione: "ci vediamo domani!" indica che domani io vedrò te e tu vedrai me. Alcuni esempi: salutarsi, incontrarsi, abbracciarsi, baciarsi, dividersi, separarsi.
3- Molto spesso può capitare che gli italiani trasformino verbi che non sono riflessivi in verbi riflessivi, per esempio: "mi mangio un panino e mi fumo una sigaretta"; l’uso del pronome in questo caso rende l’informazione che viene data (mangio un panino e fumo una sigaretta) più personale.
Vediamo ora come si coniugano i verbi riflessivi. Prendiamo come esempio il verbo chiamare nella sua forma riflessiva chiamarsi.
io |
mi chiamo |
tu |
ti chiami |
lui – lei | si chiama |
noi | ci chiamiamo |
voi |
vi chiamate |
loro | si chiamano |
Accorgersi (=percaterse)
io mi accorgo
tu ti accorgi
lui/lei si accorge
noi ci accorgiamo
voi vi accorgete
loro si accorgono
Rendersi conto (=darse cuenta)
io mi rendo conto
tu ti rendi conto
lui si rende conto
noi ci rendiamo conto
voi vi rendete conto
loro si rendono conto
Con accorgersi e rendersi conto la frase subordinata è introdotta da:
che +indicativo di+infinito
(quando i soggetti sono diversi) (quando i soggetti sono uguali)
Mi rendo che lui è molto nervoso Mi rendo conto di essere nervosa
Ti rendi conto che l'italiano è difficile Ti rendi conto di non capire l'italiano
Dimenticarsi (=olvidarse):
io mi dimentico
tu ti timentichi
lui si dimentica
noi ci dimentichiamo
voi vi dimenticate
loro si dimenticano
Preoccuparsi:
io mi preoccupo
tu ti preoccupi
lui/lei si preoccupa
noi ci preoccupiamo
voi vi preoccupate
loro si preoccupano
Sedersi (=sentarse)
io mi siedo
tu ti siedi
lui si siede
noi ci sediamo
voi vi sedete
loro si siedono
ATTENZIONE!
Per
formare l’infinito di un verbo riflessivo si unisce il pronome
all’infinito del verbo: lavare – lavarsi; incontrare – incontrarsi.
- Come in spagnolo o in catalano, quando c'è un verbo modale (potere, volere, dovere, sapere, cominiciare a, stare per, finire di, stare + gerundio) più l’infinito di un verbo riflessivo, il pronome può andare prima del verbo o dopo l'infinito:
Esempi:
Devo alzarmi presto / Mi devo alzare presto.
- Come in spagnolo o in catalano, quando c'è un verbo modale (potere, volere, dovere, sapere, cominiciare a, stare per, finire di, stare + gerundio) più l’infinito di un verbo riflessivo, il pronome può andare prima del verbo o dopo l'infinito:
Esempi:
Devo alzarmi presto / Mi devo alzare presto.
Vuoi sederti qui? / Ti vuoi sedere qui?
Comincio a truccarmi (=maquillarme) / Mi comincio a truccare
GRAMMATICA. AGGETTIVI POSSESSIVI
Persona | Maschile singolare | Femminile singolare | Maschile plurale | Femminile plurale |
io | mio | mia | miei | mie |
tu | tuo | tua | tuoi | tue |
lui – lei-Lei | suo | sua | suoi | sue |
noi | nostro | nostra | nostri | nostre |
voi | vostro | vostra | vostri | vostre |
loro | loro | loro | loro | loro |
Solo alla terza persona plurale l’aggettivo non cambia (loro).
Qualche esempio:
Maschile singolare: Il mio libro.
Maschile plurale: I miei libri
Femminile singolare: La mia casa
Femminile plurale: Le mie case
Il possessivo di terza persona plurale (il loro, i loro/ la loro, le loro) è il più difficile da ricordare e da usare per una persona castigliano o catalano parlante perché sia in spagnolo che in catalano per la terza persona del plurale si usa l'aggettivo di terza persona singolare (su, sus in spagnolo e el seu, els seus, la seva, les seves).
Dunque, in italiano bisogna fare molta attenzione quando il soggetto della frase è una terza persona:
- Mario (terza persona singolare) vive a Barcellona e la sua casa è nel quartiere di Sants.
Mario e Lucia (terza persona plurale) vivono a Barcellona e la loro casa è nel quartiere di Sants (uno spagnolo e un catalano parlanti diranno, sbagliando: Mario e Lucia vivono a Barcellona e la sua casa è nel quartiere di Sants).
- Mio padre (terza persona singolare) fa il fornaio. Il suo lavoro è molto duro e faticoso.
- I miei genitori (terza persona plurale) fanno i fornai. Il loro lavoro è molto duro e faticoso.
Esercizio fatto in classe: che cosa porti nella tua borsa?
Nella mia borsa porto il
mio portafoglio (=mi monedero), il mio
telefonino, i miei documenti: la mia
patente (mi carnet de conducir) e la mia
carta d'identità. Porto il mio libro
d'italiano, il mio quaderno (=mi libreta), il
mio vocabolario d'italiano (=mi diccionario), le
mie chiavi (=mis llaves), i miei fazzoletti
da naso (=mis pañuelos), i miei occhiali da
sole (=mis gafas de sol), il mio spazzolino da
denti (=mi zepillo de dientes), le mie caramelle (=mis caramelos), i miei cerotti (mis tiritas), i miei occhiali da vista (mis gafas de vista), il mio burrocacao(=mi cacao), il mio rossetto (=mi pintalabio), il mio necessaire, i miei trucchi (=mi maquillaje), la mia bottiglia d'acqua, il mio biglietto della metro, ecc..ecc..
UN PO' DI GEOGRAFIA:
Siccome (=como que) l'Italia non è solo Roma, Firenze, Venezia e Milano, ecco qui una cartina dell'Italia (=un mapa de Italia, clicca sopra). Inoltre (=además) vi propongo qualche gioco (clicca sopra) che vi permetterà di controllare le vostre conoscenze sulle diverse regioni italiane (clicca sopra). Se volete avere più informazione su questo argomento, raccontata in un modo semplice e divertente, vi invito a muovervi liberamente su e giù per l'Italia.
Per finire, una domanda: sareste in grado di segnare sulla cartina i capoluoghi di ogni regione (=las capitales de comunidad autónoma)? Provateci (=intentadlo) andando a questo sito e... buon divertimento!
GRAMMATICA: Gli avverbi di frequenza
Sempre
Di solito / solitamente/ normalmente
Spesso (= a menudo)
Qualche volta (= alguna vez) / A volte (= a veces) / ogni tanto (=de vez en cuando)
Raramente/ quasi mai (=casi nunca)
Mai (=nunca)
Esempi:
il lunedì spesso vado da mio padre (=el lunes voy a menudo a casa de mi padre)
il mercoledì qualche volta faccio cena con un'amica (=el miércoles, alguna vez, ceno con una amiga)
il giovedì a volte faccio colazione al bar. (=a veces el jueves desayuno en el bar)
il martedì sera vado sempre a lezione d'italiano (=el martes por la noche voy siempre a classe de italiano)
il sabato qualche volta faccio l'aperitivo in un ristorante italiano (=alguna vez, el sabado, hago el aperitivo en un restaurante italiano)
Non vado mai al teatro (=no voy nunca al teatro)
Quante volte al giorno....? (=¿cuántas veces por día...?)
Mi lavo i denti una volta al giorno (=me limpio los dientes una vez por día)
Sempre
Di solito / solitamente/ normalmente
Spesso (= a menudo)
Qualche volta (= alguna vez) / A volte (= a veces) / ogni tanto (=de vez en cuando)
Raramente/ quasi mai (=casi nunca)
Mai (=nunca)
Esempi:
il lunedì spesso vado da mio padre (=el lunes voy a menudo a casa de mi padre)
il mercoledì qualche volta faccio cena con un'amica (=el miércoles, alguna vez, ceno con una amiga)
il giovedì a volte faccio colazione al bar. (=a veces el jueves desayuno en el bar)
il martedì sera vado sempre a lezione d'italiano (=el martes por la noche voy siempre a classe de italiano)
il sabato qualche volta faccio l'aperitivo in un ristorante italiano (=alguna vez, el sabado, hago el aperitivo en un restaurante italiano)
Non vado mai al teatro (=no voy nunca al teatro)
Quante volte al giorno....? (=¿cuántas veces por día...?)
Mi lavo i denti una volta al giorno (=me limpio los dientes una vez por día)
Vado in palestra due volte alla
settimana (=voy al gimnasio dos veces por semana)
Vado al cinema tre volte al mese (=voy al cine tres veces por mes)
Viaggio quattro volte all'anno (=viajo cuatro veces por año)
Singolare:
Plurale:
ogni
mattina (=cada mañana)
tutte le mattine (=todas las mañanas)
ogni pomeriggio (=cada tarde) tutti i pomeriggi (=todas las tardes)
ogni
sera
tutte le sere
ogni
notte
tutte le notti
ogni
giorno (=cada día)
tutti i giorni (=todos los días)
ogni fine settimana (=cada fin de semana)
tutti i fine settimana (=todos los fines de semana)
LE PREPOSIZIONI:
Le preposizioni che indicano il posto in cui si è o si va (=el lugar en el que se está o se va) sono IN, A e DA.
1) La preposizione 'IN' è usata:
- quando il posto è un continente, una nazione, una regione e un'isola grande:
- Lucia è/va in Italia
- noi siamo / andiamo in Toscana.
- Mia zia vive in America.
- La scorsa estate sono andata in Cina
- Il viaggio più avventuroso che ho fatto è stato in Africa.
- L'ultima vacanza che ho fatto è stata in Tailandia.
- Il viaggio più lungo che ho fatto è stato negli Stati Uniti.
2) La preposizione 'A' è usata:
- quando il posto è una città e un'isola piccola.
Lucia è/va a Roma
- noi siamo/andiamo a Barcellona.
- lo scorso capodanno sono stata a Firenze.
- La prima vacanza che ricordo è stata a Menorca 20 anni fa.
- Il limoncello più buono che ho assaggiato è stato a Ischia.
3) La preposizione 'DA' è usata:
- quando il posto è una persona:
- sono / vado da Carla
-sono / vado dal dentista.
Per ripassare di più clicca qui:
http://scusiparlaitaliano.blogspot.com.es/search?q=IN+
GRAMMATICA: ESPRESSIONI DI LUOGO
Vicino a+articolo determinativo (= cerca de) ↔ lontano da (= lejos de)+ articolo determinativo
- La mia casa è vicino alla (a+la) scuola / la mia casa è lontano dalla (da+la) scuola
- La mia casa è vicino all'(a+l')università / La mia casa è lontano dall'(da+l') università.
- La mia casa è vicino allo (a+lo) stadio / La mia casa è lontano dallo (da+lo) stadio.
Dietro/dietro a (=detrás de) ↔ Davanti/davanti a (=delante de) / di fronte a (=en frente de)+ articolo determinativo
Però: dietro a me, dietro a te, dietro a lui..../ davanti a me, a te, a lui...
- Di fronte allo stadio c'è un edicola (=quiosco).
Sotto (=debajo de) ↔ Sopra (=sobre) / su+articolo determinativo (=encima de)
- Sotto il tavolo c'è il gatto / sopra il tavolo c'è il gatto
- Sul (su+il) tavolo c'è il gatto.
- La finestra dà sulla (su+la) strada (= da a la calle)
- I quadri sono sulle (su+le) pareti.
Dentro (=dentro de) / In (=en) + articolo determinativo ↔ fuori di (=fuera de)+ articolo determinativo
Dentro la borsa c'è il portafoglio (=monedero)/ nella (in+la) borsa
Dentro il cassetto (=cajón) ci sono le mutande (=calzoncillos) / nel (in+il) cassetto ci sono le mutande.
Paolo mi aspetta fuori della (=di+la) scuola
Fuori dello (di+lo) stadio ci sono molte persone.
Tra/fra (=entre)
Tra la lavagna /=pizarra) e la porta c'è uno scaffale (=una estantería).
In fondo a (= en el fondo de)+ articolo determinativo
In fondo alla (a+la) camera (=habitación) c'è l'armadio.
In mezzo a (=en el medio de)+ articolo determinativo
In mezzo alla stanza (=habitación) c'è un tavolo.
Nell'angolo di (= en la esquina)+ articolo determinativo
Nell'angolo della (di+la) casa
a sinistra di (=a la izquierda de) a destra di (=a la derecha de)+ articolo determinativo
A sinistra del (di+il) tavolo c'è una sedia e a destra della (di+la) porta c'è la televisione.
accanto a (=a lado de)+ articolo determinativo
accanto alla finestra c'è una libreria.
intorno a (=alrededor de)+ articolo determinativo
Intorno all' (a+l') edificio c'è un giardino.
SCHEMA DELLE PPREPOSIZIONI ARTICOLATE (preposizione semplice + articolo determinativo)
Esempi:
Il mio edificio si trova davanti alla scuola di mia figlia.
Dietro al mio edificio c'è un benzinaio (=una gasolinera).
In mezzo alla stanza (= el habitación), vicino alla finestra, c'è un divano (=un sofá).
Davanti al divano c'è uno scaffale (=la estantería).
Dietro alla poltrona (=butaca) c'è una frigobar.
La mia casa si trova lontano dalla scuola.
L'orologio si trova tra la porta e la finestra.
Sopra lo scaffale c'è uno specchio (=el espejo).
Accanto allo specchio c'è un quadro.
Tra il divano e lo scaffale c'è un tavolino (=una mesita).
La libreria è nell'angolo della stanza, accanto all'attaccapanni (=perchero).
Il bagno è in fondo al corridoio, tra il soggiorno (=el salón) e la camera da letto (=la habitación).
I libri sono sulla scrivani (=escritorio).
Nell'armadio ci sono i vestiti. (=la ropa).
Il gelato è nel surgelatore (=congelador)
Sulle pareti (=en las paredes) ci sono quadri e fotografie.
LESSICO: AFFITARE UN'APPARTAMENTO (=alquilar un piso)
DIVERSI TIPI DI CASA:
L'appartamento in un condominio (=piso en una finca)
Un monolocale (=un estudio)
Una villa in campagna (=un chalet en el campo)
Una villetta a schiera (=un chale adosado)
DIALOGO TRA UN AGENTE IMMOBILIARE E UN CLIENTE:
Compiti: scrivere un dialogo simile a quello fatto in classe.
-Buongiorno, desidera?
*Buongiorno, cerco (=busco) un appartamento nel quartiere di Sants di circa (=aproximádamente) settanta metri quadrati, che abbia tre stanze (=que tenga tres habitaciones), che sia abbastanza luminoso (=que sea bastante luminoso), che abbia riscaldamento (=que tenga calefacción) e aria condizionata.
Preferisco un appartamento non arredato (=sin muebles).
- Mhh, vediamo se La posso aiutare....ecco, abbiamo un meraviglioso appartamento al terzo piano in un condominio di sei piani (=en la planta terza de una finca de 6 plantas) con ascensore. L'appartamento è di 85 metri quadrati, appena ristrutturato e imbiancato (=recién reformado y pintado). Ha una camera matrimoniale e due camere individuali, tutte le stanze hanno finestre che danno a un cortile (=patio) molto luminoso e ampio, poco rumoroso (= poco ruidoso). La cucina è grande e ha tutti gli elettrodomestici nuovi: frigorifero, lavatrice (=lavadora), lavastoviglie (=lavavajillas) e un'asciugatrice (=secadora). Ci sono due bagni: uno grande con vasca (=bañera) e uno piccolo con doccia
(=ducha); il soggiorno è grande con un balcone che dà sulla strada (=a
la calle). Il prezzo dell'affito è di 1000 euro e nell'affitto sono
comprese le spese condominiali (=gastos de comunidad). Che ne pensa?
* Quanti mesi di caparra (=la fianza)?
- La caparra sono due mesi di affitto, mentre il contratto è per quattro anni.
* Quanti mesi di caparra (=la fianza)?
- La caparra sono due mesi di affitto, mentre il contratto è per quattro anni.
* Mhhh, interessante, ha anche il garage?
- No, mi dispiace, nel condominio non c'è il garage.
* E quando posso vederlo?
- Se vuole, domani mattina a mezzogiorno. Le do l'indirizzo (=la dirección): via Galileo centoquindici.
* Perfetto. Allora, ci vediamo domani a mezzogiorno. Arrivederci
- No, mi dispiace, nel condominio non c'è il garage.
* E quando posso vederlo?
- Se vuole, domani mattina a mezzogiorno. Le do l'indirizzo (=la dirección): via Galileo centoquindici.
* Perfetto. Allora, ci vediamo domani a mezzogiorno. Arrivederci
-Va bene. A domani. Arrivederci.
Compiti: scrivere un dialogo simile a quello fatto in classe.
LESSICO: LE PAROLACCE (las palabrotas)
INSULTI:
- Stupido / cretino (tonto): persona che non capisce. Non molto pesante e si può usare anche in modo scherzoso (no es muy fuerte y se puede decir en broma)
- Deficiente: persona che non capisce. Poco più pesante di stupido, si può usare in modo scherzoso.
- Imbecille/Coglione (imbécil): persona che non capisce e provoca problemi. Più pesante di deficiente.
- Rompiballe / Rompicoglioni (tocapelotas): persona che dà fastidio. Pesante ma si può usare in modo scherzoso.
- Leccaculo / lecchino (pelota, lameculos): persona che si mostra servile rispetto ad un’altra. Non molto pesante, si può usare in modo scherzoso.
- Testa di cazzo: (capullo) persona cattiva (mala persona). Pesante.
- Stronzo / pezzo di merda: (cabrón) persona cattiva. Pesante ma si può usare anche in modo scherzoso.
ESCLAMAZIONI VOLGARI:
- Cazzo (polla): che cazzo vuoi? (que coño quieres?) Non ho capito un cazzo! (no entiendo una mierda), che cazzo (coño!)
- Vaffanculo / vai a cagare (vete a la mierda) : esprime dissenso. Volgare, ma si può usare in modo scherzoso.
- porca puttana! (joder!)
- che palle! (que coñazo)
- che bordello! (que lio)
- che casino! (que follón)
Fantastico! Grazie!
RispondiEliminaGrazie mille!!!!!!!!!!!!!!!!
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