In Spagna Nanni Moretti lo si inizia a conoscere da Caro diario, anno 1993. C'è lui, interpretando se stesso, in quella lunghissima sequenza in vespa, per le vie di una Roma deserta e senza macchine.
Ma Nanni, prima di essere semplicemente se stesso in Caro Diario, è stato per lungo tempo Michele Apicella, il personaggio impertinente e moralista dei sei lungometraggi precedenti, che costituiscono un vero e proprio 'Corpus Morettiano' e fanno di Michele il personaggio unico e assoluto intorno a cui ruotano famiglia, amici, fidanzate e l'intera società italiana. Si tratta di 6 film, mai proiettati nelle grandi sale cinematografiche spagnole e men che meno in Tv, che ritraggono un giovane italiano di sinistra ipernarcisista, in preda ad una smisurata introspezione, alla logorrea, all'autoanalisi propria e degli altri.
Vi presento dunque Michele, studente, figlio, padre, regista, professore di matematica, prete e infine deputato di un Partito Comunista in agonia.
Io sono un autarchico del 1977, realizzato con una cinepresa in super8.
Vi presento dunque Michele, studente, figlio, padre, regista, professore di matematica, prete e infine deputato di un Partito Comunista in agonia.
Io sono un autarchico del 1977, realizzato con una cinepresa in super8.
E in Ecce bombo del 1978, Michele Apicella e la vita di gruppo
Sogni d'oro del 1981 e Michele Apicella è già un regista affermato.
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Bianca del 1984. Michele, sempre più in balia delle sue manie e fobie, si innamora di Bianca e impazzisce.
Michele Apicella indossa i panni di un prete, Don Giulio in La messa è finita del 1985
E ritorna come deputato comunista ma amnesico, con l'hobby della pallanuoto, in Polombella Rossa del 1989
Poi, nel 1993, arriva Caro diario, dove Nanni non si nasconde più dietro il suo alter-ego, ma interpreta se stesso nei tre episodi che lo vedono sempre protagonista assoluto.
Diventato uno splendido quarantenne, Nanni si mostra ormai senza tabù in Aprile del 1998, il film che lo ritrae padre inesperto e ansioso nell'epoca del berlusconismo trionfante.
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